«Fortuna Huiusce Diei». Area archeologica di Largo Argentina (AR 8)
di Giuseppe Lugli, Maria Elisa Garcia Barraco
- Anno Edizione:
- 2023
- Collana/Rivista:
- Antichita’ Romane - AR
- Casa Editrice:
- Arbor Sapientiae Editore - Roma
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
- ISBN:
- 978-88-97805-13-7
Descrizione:
In occasione della riapertura dell'Area archeologica di Largo Argentina siamo lieìti di proporre la nuova edizione del libro.
Nell’area sacra di Largo Argentina aleggia ancor oggi la sacralità di quattro Numi misteriosi, scelti dal popolo romano per celebrare la propria forza attraverso gli elementi essenziali della religione e della severità dei costumi. L’attiguità alla Curia di Pomepo, dove venne ucciso Giulio Cesare il 15 marzo del 44 a. C., fanno di questo sito il luogo-simbolo della Roma repubblicana nel momento culminante della sua affermazione.
ABSTRACT
L’area sacra di Largo Argentina in epoca romana era una grande piazza destinata al culto. Delimitata dal porticus Minucia Vetus e dall'Hecatostylum, il «portico delle cento colonne», ospitava al suo interno, come in un grande recinto sacro, quattro templi, tutti eretti nel periodo repubblicano, denominati oggi con le prime lettere dell’alfabeto (tempio A, B, C, D) nell’impossibilità di determinare con certezza la divinità dedicatoria. Costruiti tra il la fine del IV secolo a.C. e il II a.C. sono uno dei primi esempi di architettura marmorea religiosa a Roma, il tempio C in particolare è ritenuto il più antico tempio conservatosi nella città. Questi monumenti vennero inaspettatamente alla luce durante i lavori di demolizione degli edifici soprastanti iniziati nel 1926. Da subito s’imposero all’attenzione degli archeologi e topografi romani per la particolarità ed eccezionalità delle strutture: ogni tempio era caratterizzato da una propria architettura e tutti avevano un altare per il sacrificio posto su un podio esterno sopraelevato. Nella piazza, in epoca imperiale, venne costruita una monumentale forica (latrina pubblica), posta a ridosso dei templi per garantire i servizi igienigi al luogo che evidentemente dovea essere molto frequentato, vista anche la vicinanza alla Curia e al Teatro di Pompeo. Recentemente una nuova campagna di scavo e nuovi sondaggi stanno apportando significativi dati per reinterpretare lo studio dei monumenti e la stratigrafia del sito. In attesa dei risultati, concordiamo con Giuseppe Lugli nel ritenere che l’importanza di quest’area, al di là delle attribuzioni dei templi, sia da ravvisare primariamente nelle tipologie architettoniche e nei legami con il tessuto topografico del Campo Marzio meridionale.
INDICE:
Premessa
Cap. I. – AREA SACRA DELL’ARGENTINA
Scoperta
Bibliografia
Cap. II. – TEMPLI REPUBBLICANI
Il Tempio A
Il Tempio B
Il Tempio C
Il Tempio D
Cap. III. – ALTRI MONUMENTI ADIACENTI L’AREA SACRA DELL’ARGENTINA
Curia Pompei e Hecatostylum
Forica - latrina pubblica
Strutture di epoca imperiale
Porticus Minucia
Cap. IV. – RINVENIMENTI STATUARI NELL’AREA SACRA DELL’ARGENTINA
Acrolito femminile
Altri frammenti statuari
CAP. V. – RELAZIONI TOPOGRAFICHE CON I LUOGHI SACRI DEL CAMPO MARZIO
Ipotesi di attribuzione
Altri templi del Campo Marzio
Foro Olitorio
Circo Flaminio
Campo Marzio meridionale
CONCLUSIONI SULL’AREA SACRA DELL’ ARGENTINA
APPENDICE – PIANTA CON IPOTESI DI ATTRIBUZIONI ATTUALI