IL TEMPIO DEL DIVO AUGUSTO tra Palatino e Foro Romano. Gli studi topografici di Giuseppe Lugli (AM,12)
di Giuseppe Lugli, Maria Elisa Garcia Barraco
- Anno Edizione:
- 2018
- Collana/Rivista:
- ArcheologicaMente
- Casa Editrice:
- Arbor Sapientiae Editore - Roma
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
- ISBN:
- 978-88-94820-67-6
Descrizione:
Del tempio del Divo Augusto - templum Divi Augusti - oggi non rimane più alcuna traccia, ma se ne conosce l’esistenza dalle notizie presenti nelle fonti classiche e da alcune immagini numismatiche, uniche e preziose testimonianze iconografiche del monumento.
All’inizio del Novecento Rodolfo Lanciani (1845 - 1929) aveva denominato come tempio del Divo Augusto il complesso costruttivo che si trova a margine del Foro nella zona dietro il tempio dei Dioscuri, in quel lato del Palatino dove il colle discende verso la fonte di Juturna e dove passa il Vicus Tuscus. La sua teoria rimase a lungo insuperata tanto da diventare la base degli studi successivi sul Foro Romano, la maggior parte degli archeologi infatti accolse questa interpretazione.
Negli anni ’40 però il nuovo studio del topografo e archeologo Giuseppe Lugli (1890 - 1967) mise in discussione tale ipotesi, escludendo qualsiasi legame tipologico fra le strutture domizianee ed un possibile edificio templare, giungendo a conclusioni molto diverse. L’esame particolareggiato della documentazione portò l’autore ad affermare che ad Augusto furono innalzati due santuari distinti: uno vetus (localizzabile in Palatio con il successivo Aedes Cesarum o Aedes Divorum nel luogo dove Augusto era nato, chiamato Capita Bubula, località situata nell’angolo che guarda l’arco di Costantino) e l’atro novus (nella depressione che divide il Palatino dal Campidoglio, probabilmente nel sito della chiesetta di S. Maria de Gratiis) identificabile nel frammento n. 19 della Forma Urbis severiana, dove è raffigurato il Grecostadium, una piazza contornata da botteghe con in mezzo il pronao ottastilo a quanto pare appartenente proprio al tempio di Augusto. La tesi del Lugli ebbe ampi consensi e fino ad oggi è rimasta la più valida, sebbene numerosi siano stati i tentativi di differenti collocazioni topografiche del tempio di Augusto nel Foro Romano e dubbi siano stati espressi sula sua attribuzione del tempio vetus presso la vigna Barberini in località ad Capita Balbula.
Keywords: tempio del Divo Augusto - templum Divi Augusti - Giuseppe Lugli - Aedes Cesarum - Aedes Divorum - Palatinum - Forum Romanum
Indiece:
PARTE I - MARIA ELISA GARCIA Barraco
Storia degli studi sul Templum Divi Augusti
Collocazione topografica del tempio di Augusto
Fonti classiche e contesti filologici
Da homo a divus
PARTE II – GIUSEPPE LUGLI
AEDES CAESARUM IN PALATIO E TEMPLUM NOVUM DIVI AUGUSTI
Analisi topografica
Ipotesi interpretative
Analisi strutturale dei resti
Fonti classiche
Osservazioni
Conclusioni:
I. Aedes Caesarum in Palatio
II. Templum novum Divi Augusti