Vlad Dracula Tepes. Dalla Transilvania fino a Bram Stoker - Collana DM, 4

di Carlo D’Urso

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  • Prezzo: € 18.00
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    Descrizione:

    In 8°, bross. edit. con bandelle su cratoncino plastificato, 135 pp., b/n

    Recensione


    Indice:
    Premessa dell’autore
    Introduzione
    I. - Ambiente geografico e tradizione storica dell’area moldavo-valacca.
    1. Inquadramento geografico dell’area moldavo-valacca
    2. Cenni sulle vicende dalla crisi dell’Impero romano del III secolo fino alla caduta dell’impero bizantino
    3. Formazione degli stati di Valacchia e Moldavia

    II. - Le origini familiari di Dracula.
    1. Il padre di dracula e le sue alleanze politiche nella prima meta’ del XV secolo.
    2. Dracula e il preludio al potere
    3. Le fonti coeve su Dracula

    III. - Vlad Tepes: principe di Valacchia (1452 – 1462)
    1. Il principato di Dracula e la guerra turco-valacca
    2.I castello di Dracula

    IV. - Prigionia, ultimo principato e morte di dracula

    V. - Il monastero di Snagov e la tomba vuota del principe

    VI. - Dracula: la costruzione del suo mito
    1. Il vampirismo e le credenze popolari
    2. Dracula di Bram Stoker: il punto di partenza
    3. Il sadismo di Dracula

    Appendice - Considerazioni di una donna romena sul Dracula reale, popolare e culturale
    Postfazione – Emiliano Ventura
    Bibliografia

    Abstract:
    Dracula fu un principe che nel xv secolo regnò in periodi alterni sulla Valacchia, un territorio situato nel cuore dell’impenetrabile Transilvania, in Romania. Sebbene il suo nome inneschi subito un esercito di immagini, figure retoriche, luoghi comuni e miti secolari, cuciti addosso alla personalità del conte, del
    principe, del condottiero, del vampiro, dell’uomo, egli, dal punto di vista storico, fu un personaggio che sperimentò nel suo principato una forma di dominio insano, dove il terrore agiva indisturbato come una religione di massa. La violenza e la maniera con la quale essa ha cementato l’orgoglio selvaggio di questo principe non ne hanno solamente ampliato il titolo di Vlad Dracula Tepes (impalatore) ma introdotto un nuovo elemento di potere: la perversione. Un’accurata indagine storica sul come il principe valacco riuscì ad esercitare il governo di un intero territorio attraverso forme massime di crudeltà e spietatezza, difficilmente spiegabili dall’umanità se non attraverso la mitizzazione.

    ***

    «C’è stato un tempo in cui la violenza, quella più casuale o quella più ideologica trovava il suo terreno, il suo vettore espressivo nell’arte o nella storia; poteva accadere che la scena della violenza passasse dalla crudezza della pozza di sangue all’astrazione della parola o al simbolo del colore. Unicità, dolore e rispetto permanevano nel simbolo e nel medium in cui l’atto violento veniva reso e consegnato al fenomeno artistico o comunque artigianale. La realtà effettuale della violenza è transitata in passato dell’arte e della storia, dalla realtà tornava all’idea. Lo scandalo più grande è che Vlad l’impalatore (Dracula-drago-vampiro) è attualissimo e la sua morte è stata solo una morte apparente. La sua astuzia è stata nel transito, una mutazione sottile, la sua violenza è divenuta spettacolo e comunicazione, la nostra capacità di coglierla o di farne esperienza si è talmente impoverita da non valere più del costo di un sms».  Emiliano Ventura

    Autore:
    Carlo D’Urso nel 2008 ha pubblicato con Bardi Editore “Il Sangue e il Grano”, un saggio breve sugli ultimi anni della vita di Vincent van Gogh. Nel 2011 ha tradotto e pubblicato la versione integrale del “Tamerlane”(1827) di Edgar Allan Poe, a cura di Arduino Sacco Editore. Nel maggio 2012 ha pubblicato, presso Arbor Sapientiae Editore, il romanzo breve in forma di prosa “FAUST!” Nell’ottobre del 2013, ha pubblicato presso Torri del Vento Edizioni, “Crier Pour Lui. L’Inquieto Vagare di Arthur Rimbaud” un romanzo breve sulla vita del poeta, al termine della sua breve carriera letteraria.