La Campania e il Grand Tour. Immagini luoghi e racconti di viaggio tra ’700 e ’800. Contributi in Italiano, English, French, Spanish. A cura di Brevetti Giulio e Cecere Imma e Cioffi Rosanna e Martelli Sebastiano

a cura di Brevetti Giulio e Cecere Imma e Cioffi Rosanna e Martelli Sebastiano

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  • Prezzo: € 295.00
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    Descrizione:


    Anno di Edizione: 2015
    Edizione: L'ERMA di BRETSCHNEIDER
    Collane:
    L'ErmArte, 20
    ISBN: 978-88-913-0933-4
    Rilegatura: Brossura
    Pagine: 514, 16 tav. f.t
    Formato: 17 x 24 cm

     Dalla Prefazione di Rosanna Cioffi e Sebastiano Martelli:
    Questo libro è frutto di un' idea progettuale di docenti della Seconda Università di Napoli e dell' Università di Salerno; va quindi innanzitutto sottolineata la realizzazione di una sinergia tra due università della Campania, un esempio virtuoso di collaborazione che mette in campo le competenze di docenti e ricercatori delle due università.Un tema, quello del Grand Tour, che entra negli snodi più importanti dell' avvento della modernità nella civiltà europea: il Grand Tour alimenta una nuova circolazione delle idee, tocca la formazione delle nuove classi dirigenti dell' Europa, crea un nuovo immaginario; veicola la conoscenza del Mezzogiorno e, in particolare: Napoli, Pompei, Ercolano, Capua, Salerno, la Costiera Amalfitana, Paestum e altri centri diventano tappe inevitabili di nuovi circuiti provenienti da tutta l' Europa. Sono questi luoghi, con la riscoperta del loro passato, delle testimonianze, archeologiche, architettoniche ed artistiche, con i paesaggi naturali ad influenzare la pittura, l' architettura, la moda, i saperi e l' immaginario delle classi colte dell' Europa.L' allargamento del palinsesto geografico, paesaggistico, storico-artistico, archeologico a tutta la Campania consente, tra l' altro, di superare una certa topografia obbligata del Grand Tour, oltre che paradigmi, topoi, stereotipi, convenzioni letterarie, che lo sguardo dei viaggiatori concentrato sulla capitale ha spesso accumulato, riproposto e dilatato attraverso il circuito europeo.Viaggiare per ritrovare differenze e similitudini rispetto ai luoghi familiari, per desiderio di conoscenza o per una verifica di quello che già si èletto sui luoghi visitati; per conoscere se stessi o fuggire da se stessi; viaggiare registrando voracemente quanto visto - vivo con la penna in mano, scrive Henry James -; sperimentando costruzioni mitopoietiche - viaggio come avventura dello spirito (Goethe) - o la felicità delle emozioni (Stendhal); per ricercare punti di vista diretti verso qualcosa d' altro che il paesaggio, altrimenti sarebbe come perlustrare una casa ormai disabitata, come sostiene Ernst Jünger.
    Il taglio fortemente interdisciplinare perseguito dal progetto ha consentito di confrontare e incrociare i diversi sguardi dei viaggiatori, evidenziando come nelle scritture odeporiche le diverse culture - archeologia, arte, letteratura - entrino in una peculiare contaminazione, richiamandoci alle equivalenze verbali di Chateaubriand, il quale riteneva che non fosse più possibile descrivere la campagna romana senza rifarsi alla luce fissata un tempo da Poussin e Lorrain. In questo libro si svolge un itinerario attraverso la Campania, percorso mediante la narrazione di personaggi che la visitarono e/o la descrissero nell' arco di circa quattro secoli; personaggi che giunsero dalle nostre parti provenendo da un' Europa, allora al centro del mondo conosciuto, del quale oggi - nel corso di poco più di un secolo - è diventata sempre più periferia.
    Basterebbe quest' ultima riflessione a dare un senso al bisogno che abbiamo di ricordare a noi, e ai più giovani, quello che il nostro Paese ha rappresentato per un'élite europea ed americana di un passato non troppo lontano: un modello per educare e rieducare al bello e, sotto certi aspetti, anche al buono.