Mitici approdi e paesaggi culturali. La Penisola Sorrentina prima di Roma
di Maria Bonghi Jovino.
- Anno Edizione:
- 2008
- Casa Editrice:
- Nicola Longobardi Editore - Castellammare di Stabia
- Argomento:
- Archeologia marina e subacquea
- ISBN:
- 978-88-8090-279-9
Descrizione:
Saggio archeologico che analizza i siti e i reperti archeologici riguardanti la Penisola Sorrentina e l’Ager Stabiano. ‘Mitici approdi e paesaggi culturali’, titolo che induce a interrogarsi su entrambi questi due aspetti, due categorie trasparenti e insite nel guardare alla penisola sorrentina. Casomai ci si può chiedere come tali categorie siano vissute e interpretate dalla odierna sensibilità : la prima si aggancia al mito, la seconda testimonia il sovrapporsi di fenomeni naturali e azioni umane, momenti ed esperienze che per secoli si sono intrecciati e susseguiti formando un paesaggio di rara e nobile bellezza. Ciò segna le straordinarie caratteristiche naturalistiche, culturali e paesaggistiche di questa terra, protesa sul mare, che vanno lette e interpretate nelle scansioni del loro tempo storico. Il primo impatto è con il paesaggio. La contemporaneità conserva strette relazioni con l’Antichità , tuttavia quanto vediamo ai nostri giorni richiede un certo lavorìo di eliminazione delle superfetazioni per far riemergere gli scenari del mondo antico che si è andato modificando nei vari secoli fino ai nostri giorni. Incrocia questa situazione soprattutto chi arriva dal mare e guarda alle coste affollate con edifici che non sempre corrispondono a reali necessità e che talora disturbano le coste e la stessa rievocazione.
Brevi note sull’autrice: Maria Bonghi Jovino: Napoletana, professore ordinario di Etruscologia e Archeologia Italica, direttore del ‘Progetto Tarquinia’ della Università degli Studi di Milano. I principali poli di interesse sono le produzioni artigianali del mondo antico, la storia della Campania preromana, la civiltà etrusco-italica e la storia delle ricerche archeologiche sui popoli dell’Italia preromana. Partico-larmente significativi restano gli studi su Capua preromana, sulle città di Nola, Pompei e sulla necropoli di Vico Equense di cui ha dato l’editio princeps. Organizzatrice e curatrice di varie mostre (Gli Etruschi e Cerveteri, Milano 1980; Gli Etruschi di Tarquinia, Milano 1986; Gli Etruschi di Cerveteri, Milano 1986; Acque profonde, Tarquinia 1998; Oltre le Colonne d’Ercole, Milano 1999) ha partecipato a varie esposizioni (Gli Etruschi, Venezia 2000; Roma, Romolo, Remo e la fondazione della città , Roma 2000; Tarquinia. Una nuova storia, Tarquinia 2001). Premio Napoli, 1965. Premio Cardarelli 2001. (Scritto da: Raffaela D’Esposito)