Raffaello

di Bette Talvacchia

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    Descrizione:

    La monografia indaga la vita e l'opera di uno dei più importanti artisti della storia dell'arte occidentale: Raffaello Sanzio (1483-1520). Il volume spazia dai primi esordi di Raffaello all'importante periodo urbinate, fino ad affrontare le straordinarie serie di affreschi e ritratti del suo ultimo periodo a Roma. Il volume raccoglie oltre 170 dipinti e disegni dell'artista accompagnati da uno scorrevole ed approfondito testo della nota esperta di Rinascimento Bette Talvacchia. I primi capitoli del volume ricostruiscono gli esordi dell'attività artistica di Raffello, figlio di Giovanni Santi, anch'egli artista di successo. Anche se Vasari sottolinea che Santi era un pittore senza grandi meriti, la sua assidua frequentazione della colta corte di Federico da Montefeltro ad Urbino, fornì a Raffalelo l'opportunità di conoscere alcuni importanti artisti come Donato Bramante, Piero della Francesca e Leon Battista Alberti. Nel 1495 Raffaello si trasferì a Perugia dove lavorò presso la bottega di Pietro Perugino, dal quale erediterà quella dolcezza di stile che lo rese tanto famoso. Talvacchia dedica poi un capitolo al periodo fiorentino di Raffaello, che arriva in città attirato dai lavori di Donatello, Leonardo da Vinci e Michelangelo, il cui David era da poco stato eretto in Piazza della Signoria. A Firenze, mentre studiava i lavori di questi maestri, il giovane artista dipinse alcune delle sue più famose Madonne, come La Madonna del Cardellino degli Uffizi o la La Belle Jardiniere del Louvre. Dopo un interessante capitolo dedicato ai disegni di Rafafello, l'autrice completa il volume con un'attenta analisi dell'ultimo periodo di attività dell'artista. Raffaello si trasferì a Roma alla fine del 1508 chiamato dal papa Giulio II per decorare le stanze del suo appartamento. Sebbene poco conosciuto a Roma, l'artista sfoderò i modi eleganti appresi in gioventù presso la corte di Urbino e si affermò ben presto nella società romana. In stridente contrasto con la personalità brusca ed impulsiva di Michelangelo, Raffaello era esageratamente cordiale, piacevole e perfettamente educato. Questa disposizione caratteriale, unita al suo prodigioso talento artistico, lo videro presto attestarsi come "il principe degli artisti" in Roma. Raffaello passò gli ultimi dodici anni della sue breve vita a Roma, dove realizzò alcuni dei suoi più noti capolavori, come gli affreschi della Stanza della Segnatura, la Madonna della sedia e la Madonna Sistina. Allo stesso tempo Raffaello era considerato il miglior ritrattista di Roma: a lui si devono alcuni dei più famosi ritratti della storia dell'arte occidentale, come Leone X con due cardinali, conservato presso gli Uffizi, o Baldassarre Castiglione del Louvre. Raffaello morì a trentasette anni; il suo funerale fu celebrato in Vaticano, con La Trasfigurazione, il suo capolavoro mai terminato, ai piedi della sua bara. Il suo corpo fu sepolto nel Pantheon. Impreziosisce il volume una raffinata copertina in seta colorata che ripropone la confezione dei classici Phaidon dedicati alle belle arti. Bette Talvacchia, professore del Department of Art & Art History della University of Connecticut, è un'esperta del rinascimento e del barocco. È autrice dell'acclamato saggio Taking Positions: On the Erotic in Renaissance Culture (1999). Vive a New York. Pagine: 240 Dimensioni: 290 x 250 mm Illustrazioni: 153 a colori, 25 b/n Confezione: cartonato Lingua: italiano