Il cavaliere dell'Apocalisse. George Grosz, il Dada a Berlino e la mostra nazista dell'arte degenerata - Collana Biblioteca delle avanguardie; 15

di George Grosz

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  • Prezzo: € 22.00
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    Descrizione:

    Curatore Fattori A.; Eugenio G.
    Bross. edit.,  96 pp.



    Come tutti i grandi fenomeni storici la caduta della Repubblica di Weimar e la presa del potere da parte di Hitler e del nazionalsocialismo ha avuto significative testimonianze artistiche. Alcune sono note, almeno a grandi linee (come la vicenda dadaista, la sommossa spartachista, la vicenda umana e creativa di George Grosz); altre, pur di grande rilevanza, sono quasi ignorate, o almeno dimenticate.
    È il caso della 'Mostra dell'arte degenerata' voluta dal nazismo nel 1937, mostra itinerante che toccò quasi tutte le grandi città della Germania e dell'Austria e che sulla base di un fosco ideale collegamento tra ideologia e arti (che vedeva queste ultime totalmente asservite, destinate a produrre immagini di un popolo felice nel lavoro per la supremazia di una mitica razza guidata da un capo infallibile) tentò di distruggere, di sradicare l'arte delle avanguardie. Hitler, Goebbels e Rosenberg diressero la loro linea repressiva e censoria verso tutti quei movimenti che in qualche modo potevano offrire al popolo strumenti di indagine e di critica sociale. Il dadaismo, l'espressionismo, la 'nuova oggettività', il surrealismo, ma anche l'impressionismo e il fauvismo e persino il cubismo furono condannati come movimenti 'degenerati', come gli artisti che si esprimevano in quei linguaggi. Più complesso è il caso della condanna dell'astrattismo, che fu percepito come “un'insolente provocazione” conseguenza della “lacerazione del disegno” a sua volta ritenuta conseguenza del “consapevole disprezzo dei fondamenti tecnico-artigianali dell'arte figurativa”, come si legge nella Guida alla mostra.
    Queste vicende hanno nelle pagine di Anna Fattori (docente di lingua e letteratura tedesca presso l'Università di Roma 'Tor Vergata') una lucida, stringente e documentatissima esposizione.
    La traduzione dei testi della Guida della 'Mostra dell'arte degenerata' e altri connessi a questo capitolo che rischiò di cambiare la storia dell'arte occidentale è stata affidata alla maestria di Giorgio Medici.