L'eroe dai mille volti - Joseph Campbell (Collana Biblioteca)
di Joseph Campbell
- Anno Edizione:
- 2016
- Casa Editrice:
- Lindau
- Argomento:
- Saggistica
- ISBN:
- 9788867084524
Descrizione:
Formato: 14x21
Traduzione: Franca Piazza
«Senza "L'eroe dai mille volti" probabilmente starei ancora scrivendo‪ ‎"Guerre Stellari‬"».
– George Lucas
Il mito è da sempre oggetto di analisi da parte di storici, filosofi, antropologi, sociologi, che ne hanno proposte le interpretazioni più disparate, riconfermandone però sempre l’importanza nell’ambito della vita associata. Anche gli psicoanalisti si sono rivolti a esso: per loro il mito, come il sogno, rivela la struttura stessa della psiche. Secondo Jung, il mito sarebbe un sognare a occhi aperti, il sogno una continuazione del mito ed entrambi la manifestazione di motivi arcaici, che rivelano l’esistenza di elementi strutturali della psiche inconscia. Questi motivi o immagini, da lui chiamati archetipi, dimostrano che esiste un inconscio collettivo comune da sempre a tutti gli uomini.
Nello scrivere questo saggio sul mito dell’eroe, Joseph Campbell si è rifatto alle concezioni psicoanalitiche, in particolare a quelle di Jung, ma ha tenuto conto anche delle altre interpretazioni, riconoscendo in esse quanto vi è di vero soprattutto in rapporto alla funzione che la figura dell’eroe ha svolto nel corso dei tempi. Perciò L’eroe dai mille volti, prima ancora che un’acuta indagine sul significato di un archetipo psicologico, è un fantasmagorico viaggio attraverso le culture di tutto il mondo e di tutte le epoche.
Centinaia di miti, favole e leggende, una folla di uomini, eroi, mostri, spettri, fate e geni, un pantheon di dèi clementi e terribili, maestosi e beffardi, costituiscono la materia di un libro che dalla sua prima pubblicazione, nel 1949, si è imposto come un grande classico.
Anche il piĂą smaliziato lettore contemporaneo non potrĂ sottrarsi al richiamo del «gioco» abissale che Campbell ci propone per ritrovare il filo rosso che unisce le culture di ogni tempo e ricreare quella «coscienza collettiva» che la modernitĂ ha sacrificato a vantaggio di una cultura frammentata e dominata dalla scienza e dall’economia.Â