REGILLA Luce della casa. Le epigrafi del Triopio sull’Appia antica - a cura di Paolo Re e Tommaso Serafini (Epigraphein, 2)

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  • Prezzo: € 18.00
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    Descrizione:


    Con premessa di Simone Quilici - Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica

    In 8° bross. edit, copertina plastificata, 130 pp., ill.ni a coll.

    Appia, II secolo d.C.: due persone di nobili origini, due famiglie tra le più in vista dell’epoca, lui nato in Grecia ma eccezionalmente educato in parte a Roma, lei romana ma poi sposata e trasferitasi con la famiglia in Grecia; il simbolo dell’unione di due mondi, di due mentalità, di due tradizioni; vari figli che nascono e muoiono di peste, un erede maschio che sembra poco adeguato; un grande sogno che, dopo due decenni vissuti apparentemente al massimo, resta troncato dalla morte di lei, seguita dalla denuncia (di uxoricidio) contro di lui, un processo senatorio, l’assoluzione, alcune estreme manifestazioni di lutto, molti dubbi che rimasero e che tuttora non riusciremo a dissipare, dato che neppure i contemporanei ci sono riusciti! Ma ben sette testimonianze epigrafiche, rinvenute tra la Caffarella e l’Appia Antica, ci raccontano “in diretta” la storia di questa famiglia e vengono qui riproposte al completo, nell’originale greco e in una moderna traduzione, con ampie considerazioni di contesto per poterne comprendere al meglio il senso. C’è davvero parecchio da raccontare su questa vicenda personale e familiare, durante la quale Annia Regilla viene immortalata come “la luce della casa”, molto probabilmente il nomignolo familiare che Erode impiegava per chiamarla nella vita quotidiana, metafora splendida, tenerissima, che romanticamente è emersa pure dagli ultimi scavi della tenuta di Capo di Bove, sulla via Appia.

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