“Convenir nella maniera del Caravaggio” Pittori e committenti tra Parma e Roma - Giulia Cocconi

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    Descrizione:

    L’OPERA
    A partire dagli anni di svolta tra il primo e il secondo decennio del Seicento iniziano a giungere a Parma, capitale del
    ducato farnesiano, una serie di pittori per i quali è recentissima l’esperienza romana. Non solo Sisto Badalocchio,
    Giovanni Lanfranco e Alessandro Bottoni, ma ancora Jusepe de Ribera, che trascorre almeno un anno nel ducato e
    dopo di lui Dirck van Baburen e Nicolas Régnier, che nell’Urbe condividono i suoi stessi patroni. Sulla scena artistica
    cittadina si apre dunque, negli anni del governo di Ranuccio I Farnese, un periodo fecondissimo di scambi e aggiornamento,
    favorito da una committenza niente affatto disinteressata alle novità che la pittura del Caravaggio aveva innestato
    nell’Urbe. Se gli archivi hanno restituito la memoria del coinvolgimento farnesiano in quei negoziati che, nel
    , avrebbero dovuto ricondurre il Caravaggio a Roma, la ricerca documentaria permette ora di riconoscere tra
    le figure che agirono nella formalizzazione degli stessi patti anche il figlio di uno dei committenti parmigiani del giovane
    Ribera. Attraverso un’indagine sul collezionismo cittadino e sulle reti sociali della committenza inizia dunque a
    definirsi un complesso insieme di relazioni, intessute o favorite da quegli ambasciatori, residenti e segretari farnesiani
    che dal ducato vengono inviati nella città dei papi, che in misura più o meno programmatica contribuiscono a favorire
    gli spostamenti di opere e artisti lungo l’asse Parma-Roma.


    SOMMARIO
    Introduzione – Diplomazia e buoni offici tra Parma e Roma - Giovan Francesco Tomassoni al servizio di Odoardo e
    Ranuccio I Farnese - Si dice, che il Caravaggio [...] presto voglia tornare a Roma, e che vi sia aiuti gagliardi” - Casa Farnese
    e Caravaggio – Qualche nota per Jusepe de Ribera a Parma - Il soggiorno emiliano (-) - La committenza delle
    pale d’altare - Santa Maria Bianca - La committenza privata – Pittori farnesiani - La vocazione caravaggesca di Bartolomeo
    Schedoni - “andarono Sisto Badalocchio, Alessandro Bottoni e Giovanni Lanfranchi a mettersi sotto la Scuola di Annibale”
    - La definizione di un lessico caravaggesco lungo l’asse Parma-Roma - Leonello Spada, che “diceva non aver potuto
    imparare cosa alcuna” – Pittori forestieri - Giovanni Antonio, pittore romano - Baburen  - Nicolas Régnier, “staffiero”
    e pittore - Carlo Veneziano e i suoi – Fortuna e sfortuna di Ribera nelle collezioni farnesiane e parmensi - Ancora
    per la rete familiare e sociale di Mario Farnese - Pittura dal naturale nel ducato - Le collezioni farnesiane - Le private
    quadrerie – APPARATI - Regesto - Bibliografia - Indice dei nomi - Referenze fotografiche