Sallustio e Cicerone a Brindisi - Luciano Canfora (Conferenza, 33)
di Luciano Canfora
- Anno Edizione:
- 2019
- Collana/Rivista:
- Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia Storia e Storia dell Arte in Roma - Conferenze e Annuario
- Casa Editrice:
- Arbor Sapientiae Editore - Roma
- Argomento:
- Filologia e tradizione dei testi
- ISBN:
- 978-88-31341-09-7
Descrizione:
In 8°, bross. eidt. 45 pp.
I. «Etiam Sallustio ignovit»
II. Legioni cesariane in rivolta
Una splendida ricostruzione della tarda repubblica romana fatta di instabilità . alleanze e «inimicizie», attraverso la vicenda personale di Cicerone e del suo rapporto con Sallustio.
"A metà agosto del 47 Cicerone è fermo a Brindisi, ormai da circa dieci mesi, in esasperante attesa di un ipotizzato, e probabile, passaggio di Cesare. E scrive di continuo ad Attico (il quale conserva tutti i messaggi dell’amico, anche minimi), più di rado alla moglie Terenzia. L’anno precedente aveva commesso l’errore, dopo molta esitazione, di imbarcarsi alla volta del campo pompeiano. Si era fermato a Durazzo, e a Durazzo gli era giunta la notizia della sconfitta di Pompeo a Farsalo. Nell’esercito sconfitto militava suo figlio Marco, e c’era anche suo fratello Quinto anche lui col figlio. Nello sbandamento della disfatta era rientrato precipitosamente a Brindisi1, dopo una scenata col fratello.
La decisione di fermarsi a Brindisi e di non rientrare a Roma è dovuta, tra l’altro, al timore di essere trattato lì, in una capitale inquieta e in mano ai capi cesariani, come nemico; ma anche al proposito di attendere il passaggio di Cesare ed ottenerne il «perdono», onde rientrare, nei limiti del possibile, nella normalità . Non poteva immaginare la diversione egiziana di Cesare e la complicazione molto seria della guerra alessandrina".
CONFERENZE
dell’Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia Storia e Storia dell’Arte in Roma
1. Georges VALLET, I Greci in occidente. Bilancio delle attuali ricerche, Roma, 1984, pp. 44 con 1 tav. f.t.
2. Richard KRAUTHEIMER, St. Peter’s and medieval Rome, Roma, 1985, pp. 44 con 20 illustrazioni e 1 tav. f.t..
3. Franco VENTURI, La rivolta greca del 1770 e il patriottismo dell’età dei Lumi, Roma, 1986, pp. 48 con 1 tav. f.t.
4. Herbert HUNGER, Graeculus perfidus. Italos itamos. Il senso dell’alterità nei rapporti greco-romani ed italo-bizantini, Roma, 1987, pp. 54 con 1 tav. f.t.
5. Gerhardt B. LADNER, L’immagine dell’imperatore Ottone III, Roma, 1988, pp. 60 con 25 illustrazioni.
6. André CHASTEL, La pala Carondelet di fra Bartolomeo (1512). La crisi della pala mariana italiana agli inizi del Cinquecento, Roma, 1989, pp. 36 con 23 illustrazioni.
7. Daniel ROCHE, Il bicentenario della Rivoluzione francese. Prospettive per un bilancio, Roma, 1990, pp. 56.
8. Herbert BLOCH, Un romanzo agiografico del XII secolo: gli scritti su Atina di Pietro Diacono di Montecassino, Roma, 1991, pp. 60 con 1 tav. f.t.
9. Juan VERNET, La transmisiĂłn de algunas ideas cientĂficas de Oriente a Occidente y de Occidente a Oriente en los siglos XI-XIII, Roma, 1992, pp. 88.
10. Colin RENFREW, The roots of Ethnicity. Archaeology, Genetics and the origins of Europe, Roma, 1993, pp. 68 con 3 figg. e 1 tav. f.t.
11. Birger MUNK OLSEN, L’atteggiamento medievale di fronte alla cultura classica, Roma, 1994, pp. 84 con 1 tav. f.t.
12. Alexander DEMANDT, Mommsen e i Cesari. La scoperta della “Römische Kaisergeschichte”, Roma, 1995, pp. 104 con 6 tavv. f.t.
13. Aleksander GIEYSZTOR, L’Europe novelle autour de l’an Mil. La papauté, l’empire et les ” nouveaux venus “, Roma, 1997, pp. 64 con 1 tav. f.t.
14. Marc FUMAROLI, Rome dans la mémoire et l’imagination de l’Europe, Roma, 1997, pp. 72 con 4 tav. f.t.
15. Adriano LA REGINA, Roma : l’archeologia del Novecento e le nuove prospettive degli studi, Roma, 1999, pp. 48.
16. Leonard E. BOYLE O.P., “Vox paginae”, an Oral Dimension of Texts, Roma, 1999, pp. 80 con 3 tavv. f.t.
17. Jean GUYON, Les premieres baptistères des Gaules (IV-VIII siècles), Roma, 2000, pp. 88 con 37 tavv. f.t.
18. Janusz TAZBIR, La culture polonaise dans le contexte européen à l’époque de la Renaissance, Roma, 2001, pp.128 con 1 tav. f.t.
19. Emilio RODRĂŤGUEZ ALMEIDA, Terrarum dea gentiumque Roma. Marziale e la topografia urbana, a cura di Esther BARRONDO DOMĂŤNGUEZ, Roma, 2003, pp. 71 con 9 tav.
20. Francesco GANDOLFO, Il ritratto di committenza nel Medioevo romano, Roma, 2004, pp. 64 con 41 tavv f.t.
21. Joseph CONNORS, Piranesi and the Campus Martius: The Missing Corso. Topographie and Archaeology in Eighteenth-Century Rome, Roma-Milano 2011, pp. 172 con 30 tav. f.t.
22. Alexander MURRAY, Doubting Thomas: Medieval Exegesis in Writing and in Art, Roma 2006, pp. 112 con 13 tav. f.t.
23. David I. KERTZER, Antisemitismo popolare e Inquisizione negli Stati Pontifici, 1815-1858, Roma 2006, pp. 68 con 1 tav. f.t.
24. Werner ECK, Rom herausfordern: Bar Kochba im Kampf gegen das Imperium Romanum. Das Bild des Bar Kochba-Aufstandes im Spiegel der neuen Epigraphischen Ăśberlieferung, Roma 2007, pp. 112 con 16 tav. f.t.
25. Eva Margareta STEINBY, Edilizia pubblica e potere pubblico nella Roma repubblicana, Roma-Milano 2012, pp. 122.
26. Carlo OSSOLA, L’eredità romana in Waldemar Deonna, in preparazione.
27. Sible DE BLAUUW, L’atrium di S. Pietro in Vaticano come luogo di memoria tra antichità ed età moderna, in preparazione.
28. Nicole DACOS, «De’ giovani forestieri, che sono sempre in Roma e vanno lavorando a giornate per imparare e guadagnare». Il caso di Palazzo Ricci-Sacchetti, Roma-Milano 2016, pp. 109, tav. 45 a colori.
29. Arnold ESCH, La Roma del primo Rinascimento vista attraverso i registri doganali, Roma-Milano 2012, pp. 91.
30. Eric M. MOORMANN, Nerone, Roma e la Domus Aurea, in corso di stampa.
31. Richard HODGES, Charlemagne minus Mohammed. Rethinking the 9th-Century Europe from Italy, in corso di stampa.
32. Albert DEROLEZ, Archaeology of the Manuscript Book of the italian Reinassance, Roma 2018, pp. 195, con 8 tav.