Memmo Cagiati, Numismatici, raccoglitori e raccolte, di monete e medaglie, in Italia, a cura di Luca Lombardi

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  • Prezzo: € 30.00
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    Descrizione:

    Prefazione di Giuseppe Ruotolo, opera pubblicata sotto l'egida della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica,


    pp. XIV, 118, cm 17 x 12, brossura editoriale

    Ristampa anastatica dell’ed. Tip. La Vittoria A. Wirz & Figli, Napoli 1925.

    La ristampa del volume "Numismatici, Raccoglitori e Raccolte, di monete e medaglie, in Italia", edito nel 1925, tributa ancora una volta a Memmo Cagiati pieno riconoscimento per il suo incondizionato impegno a favore della numismatica, ad un anno dal centocinquantesimo anniversario della sua nascita. Con l'opera il Cagiati volle catalogare le raccolte pubbliche e private presenti in Italia – fornendo informazioni precise e sicure circa il loro collocamento, il loro orientamento scientifico, le loro singolarità e la loro consistenza – e registrare gli studiosi di numismatica e gli autori di pubblicazioni, in modo da proporre utili riferimenti ai ricercatori, agli studiosi, ai più semplici collezionisti e più in generale per una migliore conoscenza della materia. Ne scaturì un volume che oggi offre una limpida e preziosa istantanea del variegato scenario della ricerca e del collezionismo numismatico dei primi decenni del Novecento, evidenziandone la diffusione per zone geografiche e la sua prorompente ripresa dopo la Prima guerra mondiale. Scopriamo così, ad esempio, che a Bari vi erano ben tre importanti collezioni numismatiche private ed altre ve ne erano a Corato e a Molfetta, ovviamente con un interesse particolare rivolto alle monete della Magna Grecia e a quelle medievali e moderne del Mezzogiorno d’Italia. Una situazione simile la si può rilevare nelle province di Lecce, di Brindisi e di Taranto, e poi a Lucera, a Manfredonia, a Sansevero e a Troia in provincia di Foggia. Lungo è l’elenco degli studiosi napoletani, fra cui lo stesso autore dell’opera che, dopo aver dedicato una vita allo studio delle monete che nell’ex Regno delle Due Sicilie avevano battuto Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi, "ora raccoglie monete greche di bella conservazione". Sfogliando il volume si rileva che a Roma e un po’ in tutta l’Italia centrale si studiavano le monete dei romani pontefici, quasi con la stessa diffusione con cui si collezionavano le medaglie pontificie. A Milano e Torino erano le serie di monete di Casa Savoia quelle a cui si prestava buona attenzione, senza dimenticare le emissioni delle tante zecche minori; fra le medaglie suscitavano maggiore interesse quelle napoleoniche e quelle del Risorgimento italiano. Ovunque erano apprezzate le monete romane, prevalentemente del periodo imperiale, mentre prove e progetti di monete dei Savoia erano analizzate a Milano, tessere commerciali, gettoni e sigilli medievali e moderni erano raccolti a Firenze, le particolari serie puniche erano approfondite in Sicilia e in Sardegna e i tipi etruschi in Toscana. A Roma della celebre raccolta numismatica di Vittorio Emanuele III, base scientifica del "Corpus Nummorum Italicorum", alla cui compilazione collaboravano i più preparati numismatici italiani, è segnalata la consistenza di 80.000 pezzi. Ristampata oggi per cura di Luca Lombardi con Prefazione di Giuseppe Ruotolo, l’opera è stata pubblicata in un numero limitato di copie su carta avoriata. A riprova della eccezionalità di questo evento editoriale, la pubblicazione è realizzata sotto l'egida della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica.