LA SCRITTURA SEGRETA. Crittografie, enigmi, profezie (nuova edizione 2019)

In 8°, 148 pp., 

La storia della crittografia è un fenomeno affascinante; come la
falsificazione nelle arti anche quella nella scrittura è intrinsecamente
connessa al significato e alla destinazione. Il messaggio è qualificato
dal suo destinatario piuttosto che dal suo contenuto. Sapienza
esoterica e strategia militare sono i poli entro i quali storicamente la
crittografia trova la sua ragion d’essere. Nella mistica filtra le
rivelazioni da rendere agli iniziati, nella magia le piega a uno scopo.
Comunicare nascondendo il messaggio per renderlo comprensibile
solo a un preciso destinatario: è il sogno di ogni amante, di ogni
generale, di ogni agente segreto. Il messaggio autentico è nascosto in
un altro messaggio ‘schermo’ che ha un significato compiuto: oppure è
un seguito di segni (lettere, cifre) che ha bisogno di una ‘chiave’ per
svelarsi. La chiave è spesso quella di un mercato, la possibilità di
trasferire ingenti ricchezze da un punto all’altro del globo.
Naturalmente il pirata è sulla rotta: il bottino può essere più ingente di
quello dei galeoni del nuovo mondo. La competizione è sempre quella
tra attacco e difesa, tra proiettile e corazza, quella tra chi corre e chi
insegue. Nel nostro caso tra i crittatori e i decrittatori.
Da ultimo è accorsa in aiuto delle necessità di riservatezza nelle
comunicazioni la tecnologia, che in qualche caso si avvale della
riflessione filosofico-matematica, fino ai computer quantistici che
stanno rendendo veramente sicuro il messaggio: ma chi può dire?