Statio. I luoghi dell'amministrazione nell'antica Roma - Filippo Coarelli

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    Isbn: 
    Materie: Topografia antica Archeologia Storia romana
    Formato: 20,5x26
    Allestimento: Brossura
    Numero Pagine: 494
    Illustrazioni: 170 in bn


    Una grave lacuna delle nostre conoscenze sull’organizzazione urbanistica della Roma antica è stata più volte segnalata: e cioè l’apparente assenza di resti attribuibili alle infrastrutture amministrative della città. Ciò è stato spesso spiegato, da parte degli studiosi di tendenza metodologica “primitivista”, come una carenza reale, dovuta all’insufficiente sviluppo e alla scarsa articolazione delle società antiche. Contro questa posizione storiografica si è andata manifestando, negli ultimi decenni, un’energica reazione, che riconosce una, sia pur relativa, complessità della megalopoli romana, in particolare nel settore amministrativo. Di qui una serie di studi, che hanno modificato nel profondo l’immagine tradizionale dei servizi urbani: fornitura dell’acqua, annona, lavori pubblici, coniazione della moneta, archivi, distribuzione di alimenti alla plebe urbana, organizzazione dei tribunali, polizia e vigiles, per limitarsi ai principali.
    Tuttavia, per le particolari competenze richieste da tali ricerche (di carattere storico-epigrafico e storico-giuridico) questi importanti risultati non si sono tradotti in studi di carattere spaziale e topografico, cioè in indagini rivolte a identificare le infrastrutture, gli edifici specializzati (uffici, bureaux, officine) in cui tali attività dovevano necessariamente svolgersi: in effetti, in questo ambito le difficoltà sono ancora maggiori, se si considera da un lato la nostra limitata e frammentaria conoscenza di gran parte dei quartieri urbani; dall’altro la tipologia poco caratterizzata dei fabbricati nei quali avevano sede le funzioni amministrative della città, spesso indistinguibili da quelli destinati ad altre attività. Ciò ha provocato talvolta conclusioni “decostruttive” quanto meno paradossali, come quella di Nicholas Purcell (1996), riportata nel frontespizio: “Nessuna sede di ufficio e nessuna scrivania saranno mai scoperti”!
    Un’opinione opposta è stata enunciata, solo qualche anno più tardi (2001), dal miglior conoscitore dell’architettura romana, Pierre Gros, in un articolo di sintesi che, oltre a proporre una convincente identificazione di alcuni edifici con sedi di amministrazioni imperiali, ha fissato alcuni essenziali punti di metodo, largamente riproposti anche nel presente volume: con esso ci si è proposti, per la prima volta in modo così ampio, di esplorare le possibilità di identificazione di tutti gli edifici di carattere, in senso lato, amministrativo.
    Pervenire a risultati positivi in una materia così estesa e complessa richiede, in primo luogo, la riconsiderazione di interi quartieri della città, affrontando problemi topografici difficili, sui quali i pareri sono spesso inconcilabili: come è il caso dell’area tra Velia e Carinae, dove si trovava la sede della Praefectura urbis tardoantica. Inoltre, l’utilizzazione di molte discipline diverse: la topografia romana, beninteso (incluse le fonti letterarie), la tipologia architettonica, ma soprattutto l’epigrafia, il cui contributo, se si tratta di documenti trovati in situ, si rivela decisivo.
    Si tratta nel complesso di una ricerca assai estesa, che ha richiesto un impegno non lieve: essa offre comunque l’opportunità di una discussione e l’occasione per futuri progressi in un terreno finora assai poco dissodato.
    Sommario: Introduzione
    1. Preambolo
    2. Il quadro di riferimento
    3. Il termine statio in relazione ai luoghi dell’amministrazione pubblica

    I. GLI ARCHIVI DELLO STATO
    1. Aerarium Saturni
    2. Il Tabularium publicum
    3. “Schola Xhanti” e “Portico degli dei consenti”
    4. Aerarium militare
    5. Tabularium principis

    II. MONETA
    1. L’officina Monetae dell’Arx
    2. La Moneta imperiale della regio tertia

    III. ATRIUM LIBERTATIS
    1. Il tipo edilizio dell’atrium
    2. La localizzazione dell’atrium Libertatis
    3. L’atrium Libertatis traianeo

    IV. STATIO ANNONAE
    1. Il Tempio di Cerere e le frumentationes arcaiche
    2. Sp. Maelius e P. Minucius
    3. La localizzazione della Statio annonae

    V. STATIO AQUARUM
    1. Le origini
    2. La Statio aquarum imperiale
    3. La Statio aquarum tardoimperiale

    VI. LE DISTRIBUZIONI ALIMENTARI ALLA PLEBE ROMANA
    A. La porticus Minucia e le frumentationes
    1. La situazione del Campo Marzio centrale
    2. Il luogo originario delle frumentationes: la Villa publica
    3. Da Gaio Gracco ad Augusto: storia delle frumentationes
    4. Porticus Minucia
    5. L’identificazione della porticus Minucia: una risposta alle critiche recenti
    6. Fortuna huiusce diei
    7. Il “Sarcofago dell’Annona” e la Fortuna huiusce diei
    8. Il panis gradilis e le distribuzioni tardoantiche
    B. Il Tempio del Sole e i vina Fiscalia

    VII. LA PRAEFECTURA URBIS
    1. I luoghi del processo e la fondazione della Praefectura urbis
    2. Velia, Carinae, Fagutal
    3. La viabilità
    4. Il Tempio di Tellus
    5. La Basilica di Massenzio, il Secretarium tellurense e l’edificio della Praefectura urbis

    VIII. LE COHORTES VIGILUM
    1. La storia
    2. I luoghi delle caserme

    IX. CURSUS PUBLICUS
    1. I precedenti
    2. La creazione del cursus publicus
    3. La sede del cursus publicus

    Abbreviazioni
    Bibliografia
    Indice delle illustrazioni
    Indice analitico