Zona liminare. Il nartece di Santa Sabina a Roma, la sua porta e l'iniziazione cristiana
di
- Anno Edizione:
- 2015
- Argomento:
- Archeologia paleocristiana
- ISBN:
- 9788867283545
Descrizione:
Collana: I libri di Viella. Arte / Studia Artium Medievalium Brunensia, 3
pp. 280, 68 tav. b/n, col., 17x24 cm, bross.
Sulla sommità dell’Aventino si erge la basilica di Santa Sabina, uno dei monumenti più significativi del mondo tardoantico. Il suo ingresso principale è costituito da un ampio nartece, caratterizzato dalla presenza di opere straordinarie, quali l’antica porta lignea, la decorazione a imitazione del marmo di V secolo e l’imago altomedievale della Theotokos. Il nartece, per anni trascurato negli studi, doveva essere, in origine, uno degli ambienti di maggior fasto e importanza dell’intero edificio e, soprattutto, non un semplice spazio a servizio delle opere ma il luogo per cui queste erano state pensate. Destinato con ogni probabilità principalmente ai catecumeni e ai penitenti, doveva connotarsi come una vera e propria zona liminare, mondo tra i mondi, zona di transito fisico e spirituale. Il presente volume intende indagare questo luogo a tutto tondo, con un’attenzione particolare alla sua storiografia, all’archeologia del monumento e alle sue decorazioni, rivelandone la facies tardoantica straordinariamente conservata nella sostanza. Si vuole proporre al lettore uno sguardo sinergico, volto a mostrare come la coesistenza dei diversi media permetta una più esaustiva comprensione dello scenario artistico tardoantico.
Indice
Introduzione
Ivan Foletti
1. Status quaestionis. Alcune riflessioni storiografiche
1. Primi studi; 2. La storia dell’arte universale: Seroux d’Agincourt, Burckhardt, Schnaase, Cavalcaselle e Crowe; 3. Il metodo iconografico, gli studi monografici e la questione orientale: Kondakov, Berthier, Wiegand e Strzygowski; 4. Cinque decenni di “vuoto”, l’Italo-Gallic School e Félix Darsy; 5. Sahoko Tsuji: una tesi celata dalla storia?; 6. Alla ricerca del “programma”: Gisela Jeremias e Jean-Michel Spieser; 7. Nuove domande tra Cultus et decor e Seeing medieval art.
Ivan Foletti e Manuela Gianandrea
2. Il nartece, la sua funzione e le sue decorazioni
1. Il nartece come “zona liminare”; 2. Il nartece e il Cortile dell’Arancio tra passato e presente: lettura di un palinsesto complesso; 3. Uno spazio al di fuori delle regole? L’ingresso alla basilica nel V secolo; 4. Una proposta di restituzione per il nartece tardoantico; 5. Una questione ancora aperta: esisteva un quadriportico nel V secolo?; 6. Un nartece troppo lungo… e un battistero da ritrovare; 7. Marmi reali e simulati sull’antica facciata; 8. Regole presunte, suggestivi modelli e condizionamenti esterni: esegesi di una spazialità; 9. Il nartece e le sue funzioni: tra la liturgia stazionaria e quella regolare.
Ivan Foletti
3. La porta di Santa Sabina, un’immagine in dialogo con il culto
1. La porta, la liturgia battesimale e la formazione catecumenale romana; 2. Stile e retorica; Appendice. Corpus iconografico e critico.
Manuela Gianandrea
4. Il nartece nei secoli altomedievali
1. La decorazione del nartece nell’alto Medioevo. Tra Roma e l’Oriente: il dipinto murale con la Vergine e il Bambino tra Santi e committenti; 2. Perché un affresco nel nartece? Il portico nell’alto Medioevo.
Conclusioni
Appendice. Appunti sui restauri (2010-2012)
Roberto Saccuman
Il restauro dell’antica porta
Lidia Del Duca
L’antica facciata della basilica di Santa Sabina. Tecnica e tecnologia
Bibliografia
Indice dei nomi e dei luoghi