Michelangelo La Luna - LA CORRISPONDENZA TRA GIROLAMA DE RADA E ANGELO DE GUBERNATIS (1870-1900) ET ALII - Collana Sophia, 2
di
- Anno Edizione:
- 2016
- Argomento:
- Giornalismo
- ISBN:
- 978 -889771506-1
Prezzo: € 50.00
Descrizione:
Collana: Sophia, 2
Formato: 15,5 x 23 cm
Copertina: flessibile con stampa a colori
Pagine: 416 in b/n
Casa Editrice: ConSenso publishing
Ne La corrispondenza tra Girolamo De Rada Angelo De Gubernatis (1870-1900) et alii Michelangelo La Luna fa una lettura critica di tutte le lettere di Girolamo De Rada (1814-1903) conservate presso la Biblioteca Centrale Nazionale di Firenze.
Nel carteggio si fa riferimento all’assegnazione al De Rada della cattedra di lingua albanese istituita presso il Collegio di Sant’Adriano a San Demetrio Corone (Cs) e tratta di argomenti importanti come letteratura e tradizioni popolari albanesi e italiane, la riforma della scuola, il disagio degli insegnanti, il processo di laicizzazione degli istituti religiosi.
Il volume è arricchito da missive di altri personaggi calabro-siciliani legati alle figure del poeta calabro-albanese e dell’erudito piemontese e da un’appendice che riporta pezzi tratti da riviste e da opere di De Gubernatis.
Tutto questo materiale dimostra il grande fermento culturale che ruotava intorno al mondo arbëresh e alla questione albanese nella seconda metà dell’Ottocento, quando l’Arbëria non era una realtà isolata, ma riusciva a farsi conoscere e rispettare a livello nazionale e internazionale.
Formato: 15,5 x 23 cm
Copertina: flessibile con stampa a colori
Pagine: 416 in b/n
Casa Editrice: ConSenso publishing
Ne La corrispondenza tra Girolamo De Rada Angelo De Gubernatis (1870-1900) et alii Michelangelo La Luna fa una lettura critica di tutte le lettere di Girolamo De Rada (1814-1903) conservate presso la Biblioteca Centrale Nazionale di Firenze.
Nel carteggio si fa riferimento all’assegnazione al De Rada della cattedra di lingua albanese istituita presso il Collegio di Sant’Adriano a San Demetrio Corone (Cs) e tratta di argomenti importanti come letteratura e tradizioni popolari albanesi e italiane, la riforma della scuola, il disagio degli insegnanti, il processo di laicizzazione degli istituti religiosi.
Il volume è arricchito da missive di altri personaggi calabro-siciliani legati alle figure del poeta calabro-albanese e dell’erudito piemontese e da un’appendice che riporta pezzi tratti da riviste e da opere di De Gubernatis.
Tutto questo materiale dimostra il grande fermento culturale che ruotava intorno al mondo arbëresh e alla questione albanese nella seconda metà dell’Ottocento, quando l’Arbëria non era una realtà isolata, ma riusciva a farsi conoscere e rispettare a livello nazionale e internazionale.