De Pithécusses à Pompéi. Histoires de fondations - Pier Giovanni Guzzo

di Pier Giovanni Guzzo

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  • Prezzo: € 30.00
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    Descrizione:

    In 48°, bross. edit., 110 pp con diverse ill.  

    Quatre conférences au Collège de France (Paris, 2014)


    Éditeur : Publications du Centre Jean Bérard
     Collection : Études | 10
     Lieu d’édition : Naples
     Année d’édition : 2016
     Publication sur OpenEdition Books : 23 mai 2016
     ISBN (Édition imprimée) : 9782918887713



    Les quatre chapitres qui composent le volume correspondent aux quatre conférences présentées au Collège de France en 2014. Y sont examinées les fondations de Pithécusses et de Cumes ; de Mégara Hyblaea dans ses rapports avec les cités chalcidiennes de la Sicile orientale ; de Sybaris dans ses relations avec les populations indigènes de l’arrière-pays. Enfin, la formation urbaine de Pompéi, fondée par les communautés italiques de la vallée du Sarno, est analysée pour comparer l’établissemen...


    I testi qui raccolti consistono nelle quattro lezioni date al Collège de France dal 5 al 24 novembre 2014, su invito di Jean-Pierre Brun e John Scheid. Ad ambedue sono molto grato per tutte le cortesie che hanno voluto riservarmi durante il mio soggiorno a Parigi; al primo sono debitore della traduzione in lingua francese. La pubblicazione dei testi è stata caldeggiata da Jean-Pierre Brun e voluta da Claude Pouzadoux, direttrice del Centre Jean Bérard, alla quale rivolgo i miei ringraziamenti. Quanto si pubblica corrisponde a quanto letto: con l’aggiunta delle notazioni bibliografiche in appendice ad ognuna delle lezioni, e con modeste correzioni. Le prime tre lezioni si rivolgono ad alcune delle fondazioni greche in Italia meridionale e in Sicilia: Pithecusa, Cuma, Megara Hyblea e Sibari. Focalizzando il discorso su di esse, si accenna anche alle altre fondazioni, così da illustrare, sia pure in maniera assai schematica, le prime fasi dello stabilirsi dei Greci sulle coste dell’Italia meridionale e della Sicilia. Com’è proprio della tradizione italiana in tal genere di studi si è fatto uso sia della tradizione letteraria antica sia della documentazione archeologica: riconoscendo alla prima il valore della più antica riflessione storiografica su un fenomeno il quale, nonostante recenti sottovalutazioni, non solo ha portato nella storia gran parte del nostro Paese, ma ha anche contribuito a costruire una rete di scambi e di reciproche conoscenze nel bacino del Mediterraneo. L’ultima lezione si rivolge alle più antiche fasi della vita di Pompei: così, anche, da suggerire un confronto tra gli impianti greci appena trattati e quello di un insediamento italico; e di suggerire come gli influssi culturali, ma anche economici, promananti dalle vicine città greche siano stati attivi dello sviluppo del centro. Nel comporre queste lezioni ho messo a frutto mie precedenti ricerche: che il lettore saprà riconoscere. Ma, al contempo, le ho sottoposte ad una verifica di validità: che mi auguro sia stata superata non solo in grazia della mia mancanza di autocritica. Così che spero che questi brevi testi possano essere di aiuto ad introdursi nella conoscenza degli argomenti che vi si trattano, non dimenticando che solamente una tenace cura dei resti materiali di quelle fondazioni e di Pompei potrà consentire alle prossime generazioni non solo di controllare quanto oggi viene scritto al loro proposito, ma anche di avanzare più di quanto a noi sia stato concesso