Gli Agoni Olimpici dalla Grecia antica a Roma - Luca Urciuoli (collana IPAZIA, 6)

di Luca Urciuoli

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • video
    Prezzo: € 25.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    In 8°, bross. edit., 145 pp.


    ABSTRACT:
    Estate dell’86 d.C.; nello Stadion fatto costruire dall’Imperatore Domiziano, ventimila cittadini romani si apprestavano ad assistere all’inaugurazione dei Capitolia, agoni alla greca consacrati a Iuppiter Capitolinus. Roma divenne a pieno titolo capitale dell’agonistica antica. Fondamentale risulta quindi capire in quali forme e modalità gli agoni, codificati secondo precise modalità in Grecia secoli prima, arrivarono nella città più importante del mondo antico. Gli athletarum certamina entrarono a far parte degli spettacoli ai quali i Romani potevano assistere per impiegare il tempo libero e, seppur relegati a minor fortuna rispetto a munera e gare circensi, senza dubbio ebbero il loro spazio e la loro diffusione non solo nelle zone orientali dell’Impero più ricettive a tali forme di intrattenimento. Grazie all’influenza degli Etruschi, l’approccio romano all’agonistica fu più da spettatore che da protagonista; da un lato il mondo greco creò interesse ed ammirazione e spinse i Romani a introdurre, anche se tardi, agoni nell’Urbe; per contro, si giunse ad istituire tali forme di spettacolo quando ormai i valori originari erano tramontati anche in Grecia, e il “concetto di vittoria laicizzato”. Non è quindi un caso se, per tutta l’età repubblicana, Roma non ebbe mai luoghi permanenti adibiti alla celebrazione agonistica; per il cittadino romano la ginnastica rimase per molto tempo esclusivamente propedeutica alla guerra e da svolgersi dunque nel campo di Marte. 

    Se in età repubblicana l’agonistica rimase un numero spettacolare all’interno dei Ludi, in età imperiale costituì uno degli strumenti per la costruzione del consenso politico, e portò inoltre alla definizione di uno status giuridico del tutto nuovo; riuniti in veri e propri clan familiari, fantini, pugili, lottatori e pancraziasti, divennero in alcuni casi ricchi e famosi, delle vere e proprie celebrità. A conferma di questo nuovo status giuridico ed economico, giunse in città, la Iera Xystike Synodos, l’associazione degli atleti, e i suoi membri, come nel caso del pancraziaste M. Ulpius Domesticus, chiesero non solo la conferma dei privilegi di categoria, ma uno spazio per la gestione e l’organizzazione delle gare, che rendesse così Roma perno e guida delle attività agonistiche di tutto l’Impero. Durante il principato di Antonino Pio, i privilegi richiesti ad Adriano vennero confermati con la concessione di uno spazio all’interno delle Terme di Traiano; Roma riuscì in questo modo a tenere sotto controllo una compagine prestigiosa e importante di sudditi.

    Keywords: olimpiadi, agoni olimpici, ludi, spettacoli antichi, ancient greek, ancient rome, domitian's age, stadion

    AUTORE:
    Luca Urciuoli (Milano, 1986) è laureato in Scienze Storiche presso l’Università degli studi di Milano.
    Appassionato di antichità classica e delle civiltà del mondo mediterraneo, ha dedicato entrambe le sue tesi di laurea al mondo romano; dapprima analizzando gli aspetti principali della conquista della Britannia sotto Antonino Pio, successivamente dedicando la tesi specialistica all’agonistica greca nell’Urbe. Oltre che alla storia, alla scrittura e alla musica, è appassionato praticante di sport da combattimento, soprattutto lotta e pugilato, motivo che l’ha spinto a cercare le forme e le modalità con le quali tali discipline vennero interpretate e proposte nel mondo antico.

    Allegati alla News