Architetture per il culto cattolico - a cura di Ada Toni
a cura di Ada Toni
- Anno Edizione:
- 2012
- Casa Editrice:
- ANGELO PONTECORBOLI EDITORE
- Argomento:
- Architettura e storia dell'architettura
- ISBN:
- 978-88-97080-42-8
Descrizione:
Giancarlo Santi, Gloria Saravia Ortiz, Ada Toni, Ferdinando Zanzottera,
Michael John Zielinski
«Il pensiero religioso, al di là di ogni religione storica rivelata, è connaturato nell’uomo né più né meno dell’attitudine scientifica, artistica,
economica. è un elemento fondamentale delle comunità. Per questo l’edificio religioso è uno spazio pubblico che non appartiene solo al
gruppo dei fedeli legati ad una religione rivelata, appartiene alla città».
Lo studio delle architetture liturgiche trova elementi interpretativi fondamentali nell’analisi della disposizione dei fedeli. La forma dell’edificio, la forma dell’assemblea e il suo orientamento non necessariamente, infatti, coincidono: solo accurate fonti descrittive o iconografiche possono testimoniare l’effettiva fruizione celebrativa dell’architettura.
Tra la maturazione del Movimento liturgico nel primo Novecento e il dibattito sulla riforma promossa dal concilio Vaticano II la ricerca della partecipazione attiva dei fedeli ha determinato una ritrovata sperimentalità sul tema della pianta centrale. In tale contesto le riflessioni su una possibile forma avvolgente della comunità hanno implicato non solo una nuova attenzione all’organizzazione planimetrica dell’edificio, ma soprattutto un rinnovato approccio al protagonismo dell’assemblea celebrante. A partire dagli anni Venti viene posto il problema di come l’altare del sacrificio eucaristico possa costituire il ‘centro’ fisico di un’assemblea liturgica ordinaria; in particolare la teologia cristocentrica di Johannes van Acken prefigura fedeli circumstantes, disposti ad anello attorno all’altare. Su tale intuizione teologica si fonda un primo repertorio di architettu56
re anulari, con assemblee circolari chiuse o semi-aperte, concentrate in età preconciliare sul solo polo liturgico dell’altare1.
L’edificio per il culto cattolico dovrebbe essere semplice,perchè Dio è semplice e la ‘buona novella’ è destinata al mondo intero; dovrebbe comporsi di materiali se possibile naturali e durevoli, che esaltino la bellezza del creato, il mestiere dell’uomo ela dimensione atemporale che è propria dello spirito; ma dovrebbe soprattutto saper ‘parlare’ a tutti, attingendo ad un linguaggio condiviso che operi da mediatore dell’esperienza religiosa, e rispecchiando una Chiesa che sin dalle origini è fedele e orgogliosa custode della propria storia.