Riscoprire Bisanzio. Lo studio dell'arte bizantina a Roma e in Italia tra Ottocento e Novecento - Giovanni Gasbarri

di Giovanni Gasbarri

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  • Prezzo: € 32.00
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    Descrizione:

    Collana: I libri di Viella. Arte
    pp. 312, 32 tav. b/n f.t., 17x24 cm, bross.

     Per gli storici dell’arte italiani attivi a cavallo tra Ottocento e Novecento, intraprendere lo studio di Bisanzio significava spesso dover affrontare un vero e proprio labirinto di questioni controverse. Nel corso della sua millenaria esistenza, infatti, l’Impero Romano d’Oriente aveva impresso un marchio indelebile sui territori della penisola, condizionando in modo profondo gli sviluppi dell’arte medievale in Italia, in misura assai superiore rispetto a qualsiasi altro paese dell’Europa occidentale. Agli occhi degli studiosi che operavano all’interno del delicato clima post-risorgimentale, e che individuavano nella storia dell’arte una componente sostanziale per l’autopercezione culturale di uno Stato ancora giovane, ogni valutazione sull’arte bizantina rischiava quasi inevitabilmente di sfociare in un più vasto problema di identità nazionale.
    Tali premesse, tuttavia, non impedirono all’Italia, e all’ambiente romano in particolare, di imprimere una spinta significativa all’avanzamento delle ricerche in materia di arte bizantina. Uno sguardo ravvicinato agli studi storico-artistici di quegli anni consente infatti di riscoprire una produzione scientifica ampia e multiforme, che seppe fornire un contributo rilevante al dibattito internazionale sulle arti di Bisanzio. 
    Decostruendo dall’interno l’idea diffusa – e spesso preconcetta – di uno “stato di minorità” degli studi italiani sull’arte bizantina, questo libro mette in luce l’apporto positivo offerto a un settore di ricerca che, agli albori del XX secolo, si impose come essenziale nello scenario in continua trasformazione della Kunstwissenschaft europea.


    Indice

    Prefazione di Xavier Barral i Altet
    Introduzione
    I. Di ritorno alla Prima Roma. L’arte bizantina nelle ricerche della scuola romana di archeologia cristiana
    1. Giovanni Battista de Rossi e l’origine della scuola romana
    2. Raffaele Garrucci e la Storia dell’Arte Cristiana nei primi otto secoli della Chiesa
    3. Nuove forze in campo: la scuola romana alla fine dell’Ottocento
    4. Uno sguardo verso Est: la Questione d’Oriente
    5. Alla scoperta di Roma bizantina: Louis Duchesne e Hartmann Grisar
    II. Cristiano, longobardo o bizantino? Una parentesi sul falso d’arte tra Roma, l’Italia e l’Europa
    1. Il falso “bizantino”: un quadro da ricostruire
    2. Lo scenario romano: bizantinismi inconsapevoli
    III. L’arte bizantina e l’Italia. L’editoria storico-artistica a Roma tra Ottocento e Novecento
    1. Prospettive venturiane su Bisanzio. Gli anni dell’«Archivio Storico dell’Arte» (1888-1898)
    2. Attraverso «L’Arte»: il panorama editoriale a cavallo tra i due secoli
    3. Una relazione complicata: Bisanzio nella Storia dell’Arte Italiana di Adolfo Venturi
    IV. La Bisanzio temporanea. I congressi, le mostre e l’esposizione di Grottaferrata
    1. Fra orientalisti, archeologi e storici dell’arte
    2. Bisanzio in vetrina: Orvieto, Torino, Siena
    3. Un caso di studio: l’Esposizione di Arte Italo-Bizantina a Grottaferrata (1905-1906)
    V. Ritratto di un bizantinista da giovane: Antonio Muñoz
    1. Un debutto sotto il segno di Bisanzio
    2. Al centro del dibattito: mosaici, manoscritti e questioni di metodo
    3. Ritorno all’ordine? Antonio Muñoz dagli anni Dieci agli anni Trenta
    VI. Forme d’Oriente dal sottosuolo. La lunga strada verso la riscoperta della Roma bizantina
    1. Sorprese dagli scavi: i cantieri di S. Saba e di S. Maria Antiqua
    2. Enigmi iconografici e ricostruzioni virtuali: gli studi archeologici
    3. Un nuovo protagonista sulla scena: Wladimir De GrĂĽneisen
    Epilogo: verso gli anni Trenta
    Bibliografia
    Indice dei nomi



    Autore:
    Giovanni Gasbarri

    Giovanni Gasbarri è dottore di ricerca in Storia dell’Arte e assegnista presso la Sapienza - Università di Roma. La sua attività scientifica si è indirizzata su fronti diversi, concentrandosi in particolare sulla produzione artistica d’età medievale a Bisanzio e in Italia meridionale e sul tema della riscoperta di Bisanzio nella storiografia artistica tra Ottocento e Novecento.