L'area tra il Kolonos Agoraios e l'Areopago dall'XI al VI sec. a.C. Contesti e produzioni - SATAA 8 - Michele Scafuro
di Michele Scafuro
- Anno Edizione:
- 2015
- Collana/Rivista:
- SATAA - Studi di Archeologia e Topografia di Atene e dell%u2019Attica
- Casa Editrice:
- Pandemos - Paestum
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
- ISBN:
- 9788887744620
Prezzo: € 80.00
Descrizione:
In 4°, rilegato, 148 pp. b/n
Il focus del volume è incentrato sulla ricomposizione e il riesame di selezionati contesti noti dall’area compresa tra il Kolonos Agoraios e l’Areopago per cercare di individuare indicatori utili a delineare dinamiche di occupazione e trasformazione di quest’area dal protogeometrico all’età arcaica. Per la frammentarietà della documentazione edita la scelta dei contesti da analizzare in dettaglio è scaturita dalla valutazione della classificazione di affidabilità basata sul numero di manufatti editi (ove specificato) rispetto agli inediti e la completezza dei dati stratigrafici, fisici e topografici di ogni deposito. Ne è derivato che i contesti più affidabili sono pozzi, fosse, canali, cisterne e sepolture. La lettura orientata dei differenti contesti, definiti e articolati nello spazio e nel tempo, ha consentito di individuare la presenza di gruppi sociali ben circoscrivibili e di comprendere in filigrana la loro trasformazione anche in rapporto alle vicende urbanistiche e monumentali di uno degli spazi politicamente più rappresentativi nella storia della polis ateniese.
Il focus del volume è incentrato sulla ricomposizione e il riesame di selezionati contesti noti dall’area compresa tra il Kolonos Agoraios e l’Areopago per cercare di individuare indicatori utili a delineare dinamiche di occupazione e trasformazione di quest’area dal protogeometrico all’età arcaica. Per la frammentarietà della documentazione edita la scelta dei contesti da analizzare in dettaglio è scaturita dalla valutazione della classificazione di affidabilità basata sul numero di manufatti editi (ove specificato) rispetto agli inediti e la completezza dei dati stratigrafici, fisici e topografici di ogni deposito. Ne è derivato che i contesti più affidabili sono pozzi, fosse, canali, cisterne e sepolture. La lettura orientata dei differenti contesti, definiti e articolati nello spazio e nel tempo, ha consentito di individuare la presenza di gruppi sociali ben circoscrivibili e di comprendere in filigrana la loro trasformazione anche in rapporto alle vicende urbanistiche e monumentali di uno degli spazi politicamente più rappresentativi nella storia della polis ateniese.