Francesco Borromini, Virgilio Spada e la costruzione della Casa dei Filippini - Anna Di Falco (Miscellanea della Società romana di storia patria, 62)
di Anna Di Falco
- Anno Edizione:
- 2015
- Collana/Rivista:
- MISCELLANEA DELLA SOCIETA’ ROMANA DI STORIA PATRIA
- Casa Editrice:
- SOCIETÀ ROMANA DI STORIA PATRIA - Roma
- Argomento:
- Architettura e storia dell'architettura
- ISBN:
- 9788897808466
Prezzo: € 55.00
Descrizione:
Aprile 2015, In 8°, bross. con bandelle, pp. XII, 426, 424 ill.
Avvincente resoconto del lavoro di indagine, progetto e cantiere del restauro della fabbrica dell’Oratorio dei Filippini a Roma tra scoperte di spazi inesplorati e documenti inediti. La costruzione della Casa dei Filippini è la storia delle soluzioni geniali che Francesco Borromini adotta per risolvere gli infiniti compromessi con la committenza e i vincoli ereditati da un cantiere iniziato da altri. Il libro riflette sul ruolo della committenza e padre Virgilio Spada emerge come un promotore della nuova architettura e come convinto sostenitore dell’architetto ticinese. Sullo sfondo di una Roma attraversata dalla febbrile attività di revisione
della propria facies le figure del padre Oratoriano, chiamato a prestare i propri servizi alla Santa Sede e di Francesco Borromini autore delle più importanti fabbriche barocche, emergono unite nella passione per l’architettura e nel rigore che, con ruoli diversi, li vede impegnati nella conduzione dei cantieri della Roma papale e avviano una nuova e straordinaria fase artistica.
Avvincente resoconto del lavoro di indagine, progetto e cantiere del restauro della fabbrica dell’Oratorio dei Filippini a Roma tra scoperte di spazi inesplorati e documenti inediti. La costruzione della Casa dei Filippini è la storia delle soluzioni geniali che Francesco Borromini adotta per risolvere gli infiniti compromessi con la committenza e i vincoli ereditati da un cantiere iniziato da altri. Il libro riflette sul ruolo della committenza e padre Virgilio Spada emerge come un promotore della nuova architettura e come convinto sostenitore dell’architetto ticinese. Sullo sfondo di una Roma attraversata dalla febbrile attività di revisione
della propria facies le figure del padre Oratoriano, chiamato a prestare i propri servizi alla Santa Sede e di Francesco Borromini autore delle più importanti fabbriche barocche, emergono unite nella passione per l’architettura e nel rigore che, con ruoli diversi, li vede impegnati nella conduzione dei cantieri della Roma papale e avviano una nuova e straordinaria fase artistica.