Il Ninfeo Sommerso di Claudio a Baia (Grand tour, 2) - a cura di F. Avilia e P. CaputoCollana
di Paolo Caputo, Filippo Avilia
- Anno Edizione:
- 2015
- Casa Editrice:
- Valtrend Editore - Napoli
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
- ISBN:
- 9788888623450
Prezzo: € 35.00
Descrizione:
cartonato, pp. 160, ill. col., cm 21,5x30.
Il volume esprime – attraverso gli scritti, le testimonianze e le foto – il grande valore delle statue rinvenute, caposaldo dell’archeologia subacquea italiana e oggi esposte nel Museo Archeologico Nazionale dei Campi Flegrei, ma soprattutto descrive lo spirito che mosse quelle imprese di rilievo e di scavo, parte integrante della storia di una zona stupenda e unica, quale è Baia, la cui importanza per l’archeologia subacquea è paragonabile solo a quella di Pompei per l’archeologia classica.
Autori:
Numerosi sono gli autori che hanno contribuito al volume. Ognuno, in base al proprio ruolo ed alle proprie competenze, ha approfondito un aspetto peculiare:
• il dott. Paolo Caputo, funzionario della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, responsabile del settore dell’archeologia subacquea e dell’Area Marina Protetta di Baia e Gaiola, illustra testimonianze letterarie e di studi sull’area sommersa dei Campi Flegrei, nonché i futuri progetti della Soprintendenza per Baia sommersa;
• Bernard Andreae, studioso emerito e motore primo dell’impresa, ha curato un’ampia introduzione storica;
• Filippo Avilia, archeologo subacqueo, ha condiviso la propria testimonianza di partecipazione allo scavo subacqueo;
• Filomena Lucci, architetto, ha illustrato le odierne e sperimentali tecniche del restauro subacqueo;
• Maria Luisa Bruto, archeologa, ha curato le schede di Nino Lamboglia, Amedeo Maiuri ed altri grandi del passato, nonché lo studio della decorazione marmorea del Ninfeo;
• le immagini d’epoca scattate prevalentemente da Mario Rosiello ben raffigurano le situazioni ambientali ed umane degli scavi.
Il volume esprime – attraverso gli scritti, le testimonianze e le foto – il grande valore delle statue rinvenute, caposaldo dell’archeologia subacquea italiana e oggi esposte nel Museo Archeologico Nazionale dei Campi Flegrei, ma soprattutto descrive lo spirito che mosse quelle imprese di rilievo e di scavo, parte integrante della storia di una zona stupenda e unica, quale è Baia, la cui importanza per l’archeologia subacquea è paragonabile solo a quella di Pompei per l’archeologia classica.
Autori:
Numerosi sono gli autori che hanno contribuito al volume. Ognuno, in base al proprio ruolo ed alle proprie competenze, ha approfondito un aspetto peculiare:
• il dott. Paolo Caputo, funzionario della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, responsabile del settore dell’archeologia subacquea e dell’Area Marina Protetta di Baia e Gaiola, illustra testimonianze letterarie e di studi sull’area sommersa dei Campi Flegrei, nonché i futuri progetti della Soprintendenza per Baia sommersa;
• Bernard Andreae, studioso emerito e motore primo dell’impresa, ha curato un’ampia introduzione storica;
• Filippo Avilia, archeologo subacqueo, ha condiviso la propria testimonianza di partecipazione allo scavo subacqueo;
• Filomena Lucci, architetto, ha illustrato le odierne e sperimentali tecniche del restauro subacqueo;
• Maria Luisa Bruto, archeologa, ha curato le schede di Nino Lamboglia, Amedeo Maiuri ed altri grandi del passato, nonché lo studio della decorazione marmorea del Ninfeo;
• le immagini d’epoca scattate prevalentemente da Mario Rosiello ben raffigurano le situazioni ambientali ed umane degli scavi.