I Valadier. L’album dei disegni del Museo Napoleonico - Alvar Gonzalez Palacios (Catalogo della mostra Museo Napoleonico 2015)

di Alvar Gonzalez Palacios

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  • Prezzo: € 24.00
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    Descrizione:


    Brossura filorefe
    16,5 x 24 cm - 640gr

    176 pagine
    Lingua italiano


    Il volume del prof. Alvar González-Palacios, a livello internazionale uno dei più autorevoli storici delle arti decorative nonché autore di numerose monografie e cataloghi, segna una tappa di rilievo nella storia degli studi sulla produzione, l'arte e l’attività di Luigi e Giuseppe Valadier. La pubblicazione, uscita in occasione della Mostra ospitata all'interno delle sale espositive del Museo Napoleonico di Roma, presenta per la prima volta all'attenzione del lettore e dello studioso il nucleo di 115 disegni originali, realizzati principalmente da Giuseppe Valadier e rimasto sinora sostanzialmente inedito, che venne acquisito dal Museo nel 1932, in ragione del “suo particolare interesse”. Insieme ad un secondo album conservato nella Pinacoteca Civica di Faenza, questo corpus di disegni costituisce la più importante raccolta di schizzi e progetti relativi ai manufatti prodotti nella bottega dei Valadier a noi mai pervenuta. Il nucleo di schizzi che compone l’album riveste grande importanza storica e documentaria, per le relazioni che sono state individuate tra i fogli e gli oggetti effettivamente poi realizzati nella bottega artigiana e per le numerose informazioni riportate in calce o sul retro dei disegni, che arricchiscono il quadro delle conoscenze sul rapporto tra i Valadier e le altre botteghe dell'epoca. Nel testo introduttivo del volume, il prof. Alvar González-Palacios, ricostruisce minuziosamente, basandosi su schizzi e documenti dell’epoca, l’attività dei Valadier, dagli esordi, con l’apertura della bottega di oreficeria e fusione in via del Babuino nel 1762 sino al 1827, quando questa viene ceduta alla famiglia degli Spagna, attraverso le tappe di una fama che travalica presto i confini di Roma e dell’Italia, con la commissione di opere per le più prestigiose e nobili famiglie romane (Borghese, Chigi, Pallavicini), ma anche per la corte papale, il Duomo di Siena, la Cattedrale di Siviglia, la nobiltà inglese (duca di Northumberland, duchessa di Beaufort) e francese (Madame du Barry). L’ultima parte del volume è dedicata allo studio filologico dei disegni, raccolti e presentati in questa sezione sulla base del soggetto che vi è raffigurato: preziosi camini, alari e candelabri marmorei ornati da figure a tutto tondo, orologi in metallo, marmo e smalto, maestosi centritavola in marmi colorati e bronzo dorato inquadrano dal punto di vista cronologico e stilistico quelli che possono considerarsi gli schizzi più pregiati del corpus che illustrano il progetto dei diversi elementi destinati ad ornare il monumentale deser, con riduzioni di celebri architetture antiche in pietre dure, marmi colorati e bronzo dorato, acquistato dal Balì di Breteuil, ambasciatore di Malta presso Luigi XVI, nel 1778, ed oggi conservato a Madrid, ritenuto uno dei maggiori capolavori dell’arte romana del ‘700.