Jacopo Sadoleto umanista e poeta. Con l'edizione dei carmi tradotti da Elena Spangenberg Yanes - Francesco Lucioli - RR Inedita saggi; 61 -

di Francesco Lucioli

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 25.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    In 8°, bross. edit. , pp. 153

    Cfr indice in PDF allegato

    Jacopo Sadoleto (Modena 1477-Roma 1547), umanista e segretario dei brevi di Leone X, vescovo di Carpentras e cardinale per volontà di Paolo III, fu filosofo, pedagogo, teologo, ma anche poeta. L’esperienza poetica di Sadoleto, seppur limitata al decennio 1503-1513, ossia agli anni del pontificato di Giulio II, assicura al letterato una fama per certi versi più duratura e unanime delle opere filosofiche o religiose. La sua produzione poetica comprende una manciata di componimenti neolatini, di cui si offre per la prima volta un’edizione critica completa con traduzione italiana (a cura di Elena Spangenberg Yanes): i poemetti esametrici Curtius e De Laocoontis statua, l’epistola metrica Ad Federicum Fregusium, e un epigramma in endecasillabi faleci edito nella silloge dei Coryciana. La lettura e l’interpretazione dei carmi consente di gettare nuova luce su una fase della vita e della scrittura di Sadoleto tradizionalmente trascurata, ossia gli anni precedenti al suo ingresso nella Curia leonina, ma anche sull’umanesimo romano prima del Sacco del 1527, sulla Roma delle accademie e dei cenacoli che si radunavano intorno a personalità come Egidio da Viterbo, Oliviero Carafa, Angelo Colocci, i fratelli Ottaviano e Federico Fregoso. Inoltre, l’analisi della ricezione dell’immagine di Sadoleto quale poeta e teorico di poesia in due testi legati all’ambiente gesuitico (il dialogo De tragoedia di Bernardino Stefonio e le Prolusiones Academicae di Famiano Strada) permette di offrire un significativo esempio della transizione e della evoluzione dei valori della tradizione umanistica tra Accademia romana e Collegio Romano.