Incontri Tirrenici.Le relazioni fra Etruschi, Sardi e Fenici in Sardegna (630-480 a.C.) - Stefano Santocchini Gerg

di Aa.Vv.

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    Descrizione:

    Formato: 21x29,7
    pp. 342

    Stefano Santocchini Gerg
    La presenza etrusca nel Tirreno ha conosciuto una dimensione da protagonista nell'antica storia mediterranea. Un rilievo riconosciuto anche dalle fonti classiche, quando fanno riferimento alla talassocrazia etrusca; più evanescenti sono invece i riflessi tangibili, così come risultano dalla lettura dei dati archeologici, soprattutto per quanto riguarda la Sardegna.
    Questo studio indaga perciò gli Incontri Tirrenici che hanno avuto per protagonisti gli Etruschi, i Fenici e i Sardi nel periodo compreso fra il 630 e il 480 a.C. Grazie allo studio di materiali etruschi inediti da contesti abitativi fenici e al completo riesame della documentazione edita della Sardegna, di cui viene qui presentato un catalogo completo, è possibile proporre nuove ipotesi circa la presenza dei prodotti tirrenici nell'isola, rispetto alla tradizionale visione di un commercio fenicio di ritorno dalle coste etrusche proposto in letteratura. Le principali problematiche analizzate hanno riguardato l'ipotetica esistenza di due mercati parzialmente autonomi e paralleli, un mercato fenicio e un mercato sardo, che si distinguono nettamente per gli aspetti sia quantitativi sia qualitativi delle importazioni etrusche e per le modalità di scambio dei beni stessi. Di conseguenza sono state in parte rivedute le ipotesi circa i vettori e le rotte marittime seguite dal commercio etrusco arcaico, così come anche l'oggetto degli scambi e le diverse modalità e fi nalità di utilizzo delle importazioni tirreniche da parte delle componenti autoctone e allogene di Sardegna.
    Il riesame delle importazioni etrusche e delle rotte marittime di collegamento fra le due opposte sponde del Tirreno, ha permesso di postulare l'esistenza di un collegamento fra i tradizionali "Circuito Settentrionale" e "Circuito Meridionale" del Mediterraneo centro-occidentale, nel quale la Sardegna gioca un ruolo fondamentale, uno scacchiere nel quale la frequentazione abituale di mercanti etruschi diviene sempre più probabile.

    Stefano Santocchini Gerg è laureato in Storia Antica presso l'Ateneo bolognese con una tesi in Etruscologia e Archeologia Italica, specializzato in Archeologia presso lo stesso Ateneo e dottore di ricerca in Archeologia della Scuola di Dottorato Il Mediterraneo in età classica: storia e culture dell'Università di Sassari con una tesi sulle relazioni fra Etruria e Sardegna. Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Storia dello stesso Ateneo sassarese è attualmente titolare di un assegno di ricerca del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Università di Bologna. Tra gli ambiti di interesse, oltre alle relazioni etrusco- sarde, si segnalano gli studi sulla cultura materiale dell'Etruria padana, con particolare riguardo al patrimonio decorativo delle produzioni ceramiche.