Lacerba - Periodico quindicinale Anno I, (annata completa), Firenze 1913

a cura di Gianni Eugenio Viola

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 40.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

     In 4°, bross. edit., 296 pp., b/n

    Ristampa anastatica
    Contiene:
    Papini, Il giorno e la notte
    Soffici, Contro i deboli
    Soffici, Razzi
    Tavolato, L'anima di Weininger
    Palazzeschi, Il mendicante
    Sciocchezzaio

    Abstract:
    Nella sua non lunga esistenza (sessantanove numeri in tutto, dal primo gennaio 1913 al 22 maggio 1915) "Lacerba" rappresentò per qualità e numero delle sue proposte, audacia e valore dei suoi collaboratori, varietà e fortuna dei suoi interventi, l'unica vera 'risposta' italiana alle grandi riviste culturali europee: dalle "Soirées de Paris" a "Der Sturm" o a "Blast". Forse solo l'Almanacco del "Blaue Reiter" nelle sue pagine poté vantare una fortuna e una partecipazione così varia e significativa, ma solo nelle due dizioni (1911 e 1914) del suo unico numero.


    Sotto la direzione di Giovanni Papini e di Ardengo soffici la rivista, dapprima quindicinale poi settimanale, nata anche per offrire luoghi di libertà creativa che nella "Voce" di Prezzolini sembravano compressi, univa alle proposte le provocazioni come gli articoli antidemocratici o in elogio della prostituzione di Italo Tavolato cui si univano le deliziose ironie di Aldo Palazzeschi. Anche per questa via (dall'audacia nel dibattito culturale) "Lacerba" fu una delle voci più attive nella interpretazione dello spirito dell'avanguardia; e non solo italiana poiché al primo nucleo di collaboratori italiani si unirà presto (dopo la famosa serata delle 'Giubbe Rosse' e grazie all'adesione del movimento Futurista) un gruppo di scrittori e artisti internazionali di straordinaria importanza.
    Da Apollinaire a Picasso, da Max Jacob ad Arcipenko, da Cézanne a Nevinson, da Theodor Daüber a Remy de Gourmont. Assieme a questi, i nostri Marinetti, Boccioni, Ungaretti, Sbarbaro, Campana, Carrà, Severini, Russolo, Govoni, Sant'Elia e tanti altri segneranno un capitolo nella cultura europea del quale le pagine di " Lacerba" furono straordinarie ospiti e preziosi interpreti.