GLI STRAORDINARI VIAGGI DI ENRICO TOTI dalle lettere di viaggio e di guerra

a cura di Gianni Eugenio Viola

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 20.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    F.to oblungo, bross. edit., pagg.160, ill. ni b/n.
    Copie numerate a 20 esemplari




    L'immagine ormai per sempre invalsa dell'eroico bersagliere che scaglia la stampella verso il nemico mentre cade colpito a morte ha cancellato quasi completamente quella, non meno eroica ma assai più articolata della straordinaria figura di Enrico Toti. Toti (nato nel 1882) aveva girato un pezzo di mondo come mozzo sulle navi della marina militare (riuscendo ad arruolarsi appena quattordicenne) e univa a un coraggio spericolato una notevole curiosità culturale. Congedatosi, aveva scelto la professione di ferroviere, forse pensando a nuovi viaggi, quando un incidente gli aveva procurato l'amputazione di una gamba. Prima dell'incidente aveva conquistato allori sportivi come nuotatore e come ciclista, e dopo l'infortunio non aveva smesso di praticare entrambe le discipline. Aveva quasi trent'anni quando concepì, stanco di una vita da mezzo pensionato (che per la verità arricchiva con piccole invenzioni che brevettava e imprese commerciali) un’avventura che oggi ancora lascia sbalorditi e che riuscì a compiere quasi integralmente: il giro del mondo in bicicletta. Partito da Roma poche settimane prima dello scoppio della guerra di Libia (1911) arrivò fino a Capo Nord, quindi toccò San Pietroburgo e Mosca, ridiscese fino a Vienna, ripassò per l'Italia per presto ripartire alla volta dell'Africa. Puntando risolutamente verso sud, giunse in Sudan e avrebbe continuato a pedalare, con quell'unica inesausta gamba, se le autorità inglesi non gli avessero impedito di proseguire rispedendolo in Egitto, dove egli si esibì in esercizi di circo d'ogni tipo, che del resto aveva già praticati in varie sedi presentandosi (talvolta con una gamba di legno) anche sotto il nome d'arte di Walter. Poi la guerra, l'entusiastica partecipazione prima emotiva, poi operativa, inventandosi una posizione prima di portaordini, poi a forza di suppliche e di insistenze addirittura in trincea dove la morte lo colse mentre progettava certo nuove avventure. Il volume raccoglie testimonianze inedite, lettere e immagini di una straordinaria vicenda.