Ethnos. Le collezioni etnologiche dei Musei Vaticani - A cura di Nicola Mapelli (disp. anche - Ethnos. Vatican Museums Ethnological Collection- Ediz. ingl.)
di Aa.Vv.
- Anno Edizione:
- 2012
- Casa Editrice:
- Edizioni private e varie
- Argomento:
- Antropologia e Archeologia
- ISBN:
- 978-88-8271-183-2
Descrizione:
Lingua: Italiano (per la versione in lingua inglese Codice prodotto D813)
Numero di pagine: 400
Formato: 213 x 297 x 32 mm
Illustrazioni: 360 b/n e a colori
A cura di Nicola Mapelli
Katherine Aigner – Nadia Fiussello – Nicola Mapelli
Edizioni Musei Vaticani
CittĂ del Vaticano 2012
« …considerare le culture come “organismi viventi” e non come statici “pezzi da museo” e gli oggetti esposti come “ambasciatori culturali” e non come esotiche curiosità . Questo significa valorizzare ogni cultura rappresentata nel museo, […] come custode e trasmettitrice di sapienze fondamentali per l’umanità contemporanea».
Nicola Mapelli
Importante catalogo, disponibile in italiano e in inglese, che introduce alle collezioni etnologiche conservate presso i Musei Vaticani, presentando per la prima volta al grande pubblico opere di ogni epoca, dalla preistoria all’età contemporanea, e provenienti da ogni parte del mondo.
Il catalogo, oltre a offrire un’esaustiva panoramica della straordinaria eterogeneità della collezione etnologica, si propone di far conoscere la ricchezza culturale delle civiltà extraeuropee, promuovendo le diversità come nuove prospettive di conoscenza.
La prima parte è dedicata alle collezioni indigene, e ciascuna sezione espone i manufatti più rappresentativi di ogni continente; la seconda parte si focalizza sulle collezioni orientali, anche queste divise in sezioni, ad indicarne l’area di provenienza. Sia le raccolte indigene che quelle orientali comprendono un settore speciale riservato all’arte cristiana. Tra le opere conservate, oggetti devozionali, statue, pietre preistoriche, maschere e strumenti musicali, nonché le prestigiose pietre dipinte del Ciclo del Canto di Wandjina e i rotoli dipinti cinesi.
Suggestivo il vastissimo apparato iconografico, che affianca fotografie d’archivio a numerose immagini a colori, evocative degli usi e costumi dei diversi popoli e culture, e celebrative anch’esse della varietà e della bellezza dei manufatti, veri e propri testimoni di mondi “altri”, ancora poco conosciuti.