Regola Morale e Pragmatismo Economico nel Diritto Islamico dei Contratti -Quaderni di diritto musulmano e dei paesi islamici; 7 - Donini Valentina M.
di Valentina M. Donini
- Anno Edizione:
- 2012
- Casa Editrice:
- IPOCAN - Istituto per l’Oriente Carlo Alfonso Nallino - Roma
- Argomento:
- Orientalistica e filologia orientale
- ISBN:
- 978-88-97622-34-5
Descrizione:
In 8°, bross. edit., pp. 128
“Tra i principali risultati delle indagini comparatistiche sul diritto dei paesi islamici dobbiamo senz’altro annoverare lo studio delle dinamiche storiche che qualificano questi ordinamenti, dialetticamente tesi tra modernità e tradizione. In Italia, dalla metà del XX secolo, Antonio D’Emilia prima e Francesco Castro dopo di lui (ma già se ne notavano tracce nell’insegnamento di David Santillana di cui ricorre quest’anno il centenario dell’attivazione presso l’Università di Roma), hanno fermato l’attenzione sulla correlazione tra norma giuridica a partite dalla norma giuridico-religiosa) e norma sociale, conseguenza della più ampia dialettica tra šarī’a e siyāsa. Si tratta di un fenomeno che solo in parte trova spiegazione per la più nota distonia tra law in action e law in the books, e che si contraddistingue per un elevato livello di tradizionalità del sistema giuridico islamico, riscontrabile sia nella sua fase formativa, sia nel processo di acculturazione e recezione di modelli normativi europei. La coscienza sociale, con il suo bagaglio di prassi etico-religiose su cui interagiscono elementi derivati dalle locali culture consuetudinarie, ha inciso e continua ad incidere profondamente sulla evoluzione e sulla diversificazione degli ordinamenti nazionali nel mondo musulmano.
Ripercorrere i fondamenti storico-giuridici del diritto islamico valutando l’impatto della «mentalità giuridica» sulla effettività e operazionalità dei singoli istituti e delle relative norme, resta un cammino necessario. Le ininterrotte tensioni tra tradizione e modernità, tra dimensione etico-religiosa e prospettiva laica, tra esperienze universalistiche e variegate geografie municipali, costituiscono il cuore della complessità del diritto nei paesi islamici.
Il processo di acculturazione con la recezione di modelli giuridici occidentali non ha, infatti, scollegato la testa dal corpo. Ha senz’altro portato un nuovo modo di produrre norme giuridiche le quali, poste nelle mani del legislatore statale, tendono verso una chiara dimensione di ’autonomia e, quindi, di laicità, sia pure con differenti livelli di secolarizzazione.[…]“
(sezione 10B)