Raoul Wallenberg. L'uomo che salvò 100.000 ebrei

di Domenico Vecchioni

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  • Prezzo: € 15.00
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    Descrizione:

     In 8°, 192 p., brossura

    La storia di Raoul Wallenberg è raccontata da Vecchioni con particolare attenzione al suo soggiorno come diplomatico a Budapest, dove si recò – dopo aver rinunciato a una vita agiata – con il proposito di strappare quante più vite possibili dalle fauci del mostro nazista. Hitler aveva infatti inaugurato, per mano dello spietato Adolf Eichmann, un inquietante piano per “liquidare” i superstiti ebrei ungheresi.

    Giunto a Budapest nel 1944, Wallenberg mise in atto una geniale strategia basata sull’assegnazione di speciali “passaporti di protezione” a ogni ebreo che potesse attestare un legame (a volte inventato di sana pianta) con la neutrale Svezia. Tale soluzione – e il successivo riparo offerto agli ebrei in apposite “case di protezione” – consentirà al giovane Raoul di salvare quasi 100.000 vite umane. Fino a che, con l’arrivo dell’Armata Rossa, lo svedese fu arrestato dalla polizia segreta sovietica per poi “sparire” senza lasciare traccia nelle prigioni staliniane.

    La ristampa anastatica della presente opera è presentata dalla GBE nella sua versione originale arricchita in appendice da alcuni estratti delle memorie della spia sovietica Pavel Sudoplatov (emerse solo dopo l’apertura della cortina di ferro), da cui si evincono numerose notizie inedite non sufficienti però a fare piena luce sulla sorte del giovane eroe di Budapest. Resta così un mistero il perché della sua detenzione e il suo destino dopo la prigionia, ma rimane anche, come suggerisce lo stesso Domenico Vecchioni, “la sua grandezza, il ricordo della missione con cui salvò migliaia di vite umane e la speranza che ha lasciato all’umanità...”.