Bonorum atque eruditorum cohors. Cultura letteraria e pietas nella Roma umanistico-rinascimentale - RR Inedita, 50 Saggi - ISBN 88-85913-66-0

di Rosanna Alhaique Pettinelli - RR

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 25.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    In 8°, bross.124 pp.

    Interessati alla dimensione morale e religiosa e insieme alle relazioni intellettuali, i percorsi d’indagine accolti nel volume offrono nuovi motivi di riflessione e di studio sul magmatico scenario romano della cultura umanistico-rinascimentale. Tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI, Roma attrae numerosi letterati che a uno sguardo ravvicinato mostrano una fisionomia individuale e di gruppo più complessa di quella finora nota. L’Accademia cortesiana raccoglie così raffinati umanisti che sono anche autori di testi poetici in volgare; e i Coryciana esprimono sia l’unione di una «bonorum atque eruditorum […] cohors» sia i conflitti interni alla sodalitas e l’incupirsi della realtà storico-sociale europea. Una temperie che sollecita negli uomini di cultura una nuova coscienza di sé, come attestano anche le rassegne degli enciclopedici Commentarii urbani di Maffei e del poemetto De poetis urbanis di Arsilli. Attento alle potenzialità della stampa è poi Dati, rimatore in ottava rima, che aspira a un profondo rinnovamento religioso. Un’analoga sollecitudine pastorale, anche se da una prospettiva differente, anima il Libellus indirizzato a Leone X dai camaldolesi Giustiniani e Quirini e l’Oratio per il V Concilio Lateranense di Gianfrancesco Pico. Infine anche Ariosto è sollecitato dal confronto con la realtà romana a rappresentare sé stesso come portatore di una umanità altra rispetto a quella imperante a Roma.