"Ex perfecta antiquorum eloquentia". Oratoria e poesia a Roma nel primo Cinquecento - RR inedita 46 Saggi

di Stefano Benedetti

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 32.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    pp. 232


    Tommaso ‘Fedra’ Inghirami ed Egidio da Viterbo, Giovan Battista Pio e Giulio Simone Siculo, Celso Mellini e Christophe de Longueil: questi alcuni dei personaggi che, lungo i primi vent’anni del Cinquecento romano, animano una stagione irripetibile di eloquenza in lingua latina, ripercorsa in alcuni dei suoi scenari più caratterizzanti, grazie anche al costante ausilio storiografico e critico delle pagine di Paolo Cortesi, Pierio Valeriano, Erasmo e Paolo Giovio. E proprio con parole di quest’ultimo ben si illustra il quadro fastoso e multiforme di un’oratoria «ex perfecta antiquorum elocutione actioneque deducta», una produzione discorsiva tesa a far rivivere il legato ciceroniano di una parola eloquente autenticamente agìta, sondata nella vivace teatralità delle sue performances, nei rapporti con le coeve pratiche di versificazione latina, entro significative occasioni, ora polemiche ora solidarizzanti, di socialità culturale. Così, tra le cattedre di retorica dello Studium Urbis e gli appuntamenti ludici o celebrativi dell’Accademia romana, si delinea il profilo di una società letterata poliedrica e vitalissima, in una Roma al centro della geografia intellettuale italiana ed europea.