Giacomo Boni. L’alba della modernità - Parco archeologico del Colosseo 2022

12 gennaio 2022 - ore 18,31
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     Dal 15 dicembre 2021 al 30 aprile 2022 il Parco archeologico del Colosseo dedica una grande mostra alla figura di Giacomo Boni (Venezia, 1859 – Roma, 1925) nei luoghi in cui l’archeologo e architetto operò principalmente: il Foro Romano e il Palatino.

    Bibliografia: 

    Giacomo Boni. Documenti e scritti inediti 
    Federico Guidobaldi, Andrea Paribeni
    ISBN: 9788894290554
    70.00 €


    FLOTTE ROMANE. Storia della marina militare di Roma antica - Giacomo Boni (Ipazia 27)
    ISBN: 978-88-94820-44-2
    15.00 €

    AEDES VESTAE. Scoperta, esplorazione e ricomposizione del sacrario di Vesta nel Foro Romano - Giacomo Boni (AR, 22)
    Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
    ISBN: 978-88-94820-13-3
    18.00 €

    FOTOGRAFIA E STORIA DELLA CIVILTA' E DELL'ARTE (1913) - Giacomo Boni
    10.00 €

    LA COLONNA TRAIANA NEL FORUM ULPIUM. Esplorazioni intorno all’area del basamento - Giacomo Boni - AM, 10
    ISBN: 978-88-97805-71-7
    18.00 €


    LE ORIGINI DI ROMA e i Bimbi Romulei della Necropoli Arcaica nel Foro Romano - Giacomo Boni - AM, 11
    ISBN: 978-88-97805-91-5
    22.00 €

    Giacomo Boni. Il rilievo altimetrico del Foro Romano (con carta ripiegata) - Collana ArcheologicaMente; 3
    ISBN: 978-88-97805-03-8
    15.00 €


    Giacomo Boni. FLORA PALATINA. Vegetazione e Archeologia - AM; 4
    ISBN: 978-88-97805-20-5
    18.00 €

    Giacomo Boni. Il metodo stratigrafico negli scavi archeologici - AM; 5
    ISBN: 978-88-97805-14-4
    € 20,00


    Al Parco archeologico del Colosseo una mostra esplora la vita dell'archeologo


    Curata da Alfonsina Russo, Roberta Alteri, Andrea Paribeni con Patrizia Fortini, Alessio De Cristofaro e Anna De Santis, organizzazione e promozione di Electa, la mostra “Giacomo Boni. L’alba della modernità” si articola in quattro sezioni:

    – l’attività archeologica e il museo forense, nel Complesso di Santa Maria Nova;

    – la vita di Boni, al Tempio di Romolo;

    – la scoperta della chiesa e del ciclo pittorico bizantino, a Santa Maria Antiqua e nella rampa domizianea;

    – il contesto culturale e artistico del primo Novecento, nelle Uccelliere farnesiane.



    Ne scaturisce la visione complessiva di un uomo che autodidatta, con una formazione di disegnatore nei cantieri veneziani, col tempo diviene archeologo e architetto sviluppando metodi innovativi di scavo – a cominciare da quello stratigrafico –, di restauro e di valorizzazione.
    Attento divulgatore delle proprie scoperte archeologiche che rivelano una Roma prerepubblicana e medievale, si dimostra precursore anche nel campo della documentazione degli scavi e della comunicazione nell’utilizzo delle fotografie dall’alto, con l’uso del pallone aerostatico.