Bibliotheca Etrusca - nuovo volume / new publication of Maurizio Martinelli

29 dicembre 2021 - ore 15,56
  • 1_bibliotheca_etrusca_nuova_collana_di_etruscologia.jpgBibliotheca Etrusca, 4
    Arbor Sapientiae Editore - Roma

    Maurizio Martinelli

    IL CORPO: l’idea e l’immagine. Archeologia, iconografia ed iconodiagnostica etrusca 


    Descrizione:

    In 4°, 500 pp. ill.ni a coll.


    L’opera si articola in dodici capitoli che affrontano sotto vari aspetti relazionati tra loro il tema del corpo nelle sue molteplici sfaccettature, tra l’Etruria e le altre culture mediterranee coeve.

    I
    Introduzione
    Ricostruire il vissuto. Il corpo e le sue metafore iconiche attraverso il tempo

    II
    Il corpo nudo e le sue metafore iconiche
    La coppia ed il corpo femminile in Etruria

    III
    L’uomo e il suo corpo ferito
    Le ferite della guerra protostorica: metodi di combattimento e valenze simboliche nell’Europa tra Età del Bronzo e prima Età del Ferro

    IV
    Il corpo e la fisiologia
    Cibo, salute, funzioni ed igiene

    V
    Il corpo simbolico
    L’Obesus etruscus tra mito e realtà: una verifica iconodiagnostica

    VI
    Il corpo tra salute e malattia
    Religione, suggestione e medicina santuariale

    VII
    Scritto nel corpo: tra anatomia e simbologia religiosa
    Il fegato dell’aruspicina etrusca: modelli e anatomia veterinaria

    VIII
    Il corpo infantile plasmato
    Gli infanti nella famiglia e nella società. Nascita e crescita, disabilità e selezione infantile, monstra e cure neonatali

    IX
    Il corpo, uguale ma diverso
    Nanismo e società. Iconodiagnostica ed archeologia tra Etruria e mondo

    X
    Corpi altri, oltre il limite
    La fasciatura neonatale, il genu recurvatum e l’iconografia antropoequina. Iconodiagnostica del centauro

    XI
    Corpi altri, oltre il limite
    Iconodiagnostica delle sirene, di Scilla e Tritone.Ibridi umani tra iconografie e patologie

    XII
    Corpi altri, oltre il limite
    Iconodiagnostica di un demone e morbo di Graves - Basedow

    Il corpo siamo noi: ognuno, quotidianamente, in ogni istante della sua vita, è il suo corpo, col quale la sua mente e la sua anima coabitanti debbono perennemente fare i conti, per stabilire le strategie con le quali affrontare ogni giorno la sopravvivenza, le attività, la propria collocazione rispetto agli altri
    ma anche rispetto a se stessi nell’arco della vita, durante la quale il corpo cambia con le sue esigenze e le sue capacità, e conseguentemente anche il comportamento che si vuole e si può tenere. Il corpo ha inoltre un’immagine, che parla a se stessi ed agli altri inviando messaggi che concernono la vita interiore e sociale: per questa capacità parlante del corpo tutte le culture umane hanno modificato la corporeità naturale, creando specifiche e mutevoli corporeità artificiali legate a canoni estetici e ad esigenze morali, sacre, religiose o sociali. E dunque il corpo non è solo individuale e privato, ma è pubblico e sociale, con le sue funzioni, le sue forme, le sue delimitazioni. Per questo, come ha scritto J. Le Goff, il corpo ha una sua storia, e costruisce la storia non diversamente dalle strutture economiche e sociali o dalle rappresentazioni mentali di cui è al contempo prodotto ed agente. Attraverso lo studio della documentazione materiale etrusca e delle altre culture coeve fornita dall’archeologia -in tutti i suoi aspetti ed attraverso tutte le tecniche tradizionali ed
    innovative, umanistiche o tecnologiche-, dall’iconografia all’iconodiagnostica, alle informazioni riflesse nelle fonti letterarie antiche, in sostanza da quanto ricavabile da un approccio il più possibile pluridisciplinare e storico, scaturisce un complesso quadro, ancorché frammentario, dei multiformi riflessi del corpo dell’individuo nel quotidiano, quale interfaccia e confine tra un mondo interiore psicologico e fisiologico, ed un mondo esterno e sociale, ponendosi come un aspetto dalla cui fluida concezione e mutevole consapevolezza tutta l’indagine storica non può prescindere.

    Autore:
    Maurizio Martinelli,
    laureato in Etruscologia all’Università di Firenze, ha preso parte e coordinato scavi archeologici, partecipando a vari convegni nazionali ed internazionali di tema storico ed archeologico. È socio dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, della Società Italiana di Antropologia ed Etnologia, ed ha aderito in passato alla European Archaeologists Association; attualmente è Responsabile per i musei, la promozione e la valorizzazione del sistema museale regionale all’interno del Settore Patrimonio Culturale della Regione Toscana. È autore di numerosi testi tra volumi monografici, contributi in opere collettive ed articoli, sul tema dei beni culturali ed, in particolare, archeologici; tra i suoi libri “Gli Etruschi – magia e religione” (1992); “La lancia, la spada, il cavallo” (2004); “Luoghi etruschi” (2006); “Spettacolo e sport in Etruria” (2007); “Il giardino nel Mediterraneo antico” (2012); “Giardino e sacro nell’Italia preromana” (2015); “Le piante nell’Italia antica” (2016); “Dai giardini dell’Etruria agli horti romani” (2016); “Il giardino nell’antico Egitto e nel Vicino Oriente” (2016); “Profumi, incensi e piante nel mondo antico” (2016); “Architettura etrusca. Esempi e ricostruzioni” (2017); “Strumenti e musica nella cultura etrusca” (2019); con S. Salomone ha curato “Palazzo Cerretani. Due millenni di storia” (2020). In questa collana ha pubblicato “Religione e riti in Etruria” (2017) e “Cultura del cibo tra Etruria e Mediterraneo” (2019).