Tota Italia. Alle origini di una nazione - Scuderie del Quirinale 2021

03 maggio 2021 - ore 13,22
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    Con una grande mostra, che racconta il processo di 'romanizzazione' dell'Italia riaprono nella capitale le Scuderie del Quirinale.
     
    Tota Italia . Alle origini di una nazione

    Una vasta scelta di libri Arbor Sapientiae è disponibile all'interno del Bookshop della mostra.



    L'esposizione è curata da Massimo Osanna, direttore generale dei musei del Mic e da Stéphane Verger direttore del Museo nazionale romano. Verrà inaugurata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con apertura al pubblico dal 14 maggio 2021 al 25 luglio.

    Il percorso partirà dalla straordinaria varietà e ricchezza culturale dell'Italia preromana, affascinante mosaico di genti e di tradizioni, per ripercorre le tappe che la condussero all'unificazione sotto le insegne di Roma, dal IV secolo a.C.  all'età giulio-claudia.

    "La cultura sta scandendo il tempo della ripartenza del Paese e questa nuova importante mostra alle Scuderie del Quirinale è un altro segnale che dimostra come vi possa essere un'offerta culturale di alta qualità rispettosa delle esigenze di sicurezza". commenta il ministro Dario Franceschini. Dopo l'esperienza di Raffaello, sottolinea Mario De Simoni, Presidente e Ad di Ales - Scuderie del Quirinale "anche la programmazione delle Scuderie del Quirinale ha dovuto fare i conti con gli effetti della pandemia, dovendo riprogrammare alcune esposizioni internazionali, d'intesa con i partner stranieri. Questa, tuttavia, è stata l'occasione per allestire una mostra dall'altissimo valore scientifico e dal forte significato simbolico. Una mostra che fosse segno tangibile della partecipazione delle Scuderie allo sforzo delle riaperture, che fosse plastica rappresentazione della collaborazione armonica di tutto il sistema museale italiano, e che fosse un richiamo ai valori dell'unità nazionale, nell'anno del 160° anniversario della moderna unità d'Italia, del 150°dalla proclamazione di Roma Capitale, del 75° dalla proclamazione della Repubblica".

        Con Tota Italia , spiega il curatore Osanna, abbiamo voluto raccontare il secolare percorso di unificazione culturale, linguistica, politica, giuridica e territoriale che ha portato i tanti popoli dell'Italia antica a riconoscersi, dal tempo di Augusto, come parte di un'entità unica, sotto il segno di Roma.

        Popoli distinti negli usi e nei costumi, nelle lingue e nei modi di vivere, di abitare, di costruire, di onorare i morti e le divinità, che riemergono con grande forza comunicativa, nelle loro suggestive, straordinarie differenze, nella prima parte del percorso espositivo, in cui confluiscono opere eccezionali dai più importanti musei italiani, e che poi gradualmente, nel prosieguo della mostra, si presentano, di fatto, come parte di un mondo comune, complesso, variegato e ricco di diversità, ma al tempo stesso profondamente unitario: quello romano. Molto dell'Italia di oggi, dal diritto, alla lingua, alle città e alle regioni, fino alla prima grande rete di strade e alla forma stessa del paesaggio agrario, laddove minori sono state le trasformazioni successive, discende da quella prima, grande unificazione della Penisola.

    Le Scuderie del Quirinale presentano ‘Tota Italia. Alle origini di una Nazione‘, una nuova grande esposizione, dal 14 maggio al 25 luglio 2021, a Roma, curata da Massimo Osanna e Stephane Verger resa possibile grazie allo straordinario impegno della direzione Generale Musei e di tutto il sistema museale italiano. La mostra, inaugurata oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme qal ministro della Cultura, Dario Franceschini, rappresenta un’occasione significativa per valorizzare l’importante patrimonio dei musei italiani, a cominciare dal Museo Nazionale Romano, rievocando la ricca pluralità culturale alle origini della storia del nostro Paese.

    Partendo dalla straordinaria varietà e ricchezza culturale dell’Italia preromana, affascinante mosaico di genti e tradizioni, Tota Italia racconta il processo di romanizzazione, che fu scontro, incontro e ibridazione, e ripercorre le tappe che condussero all’unificazione sotto le insegne di Roma, dal IV secolo a.C. all’età giulio-claudia. La mostra riprende, nel titolo, la famosa formula del giuramento di Augusto, l’uomo che per la prima volta riunificò l’Italia in un territorio omogeneo, non solo dal punto di vista politico e amministrativo, ma anche culturale, religioso e linguistico.

    Roma, cuore pulsante di un gigantesco impero globale, conquistò il suo spazio e il suo ruolo relazionandosi, di volta in volta, con le tante culture e popolazioni che avevano guadagnato nei secoli un posto sulla scena del Mediterraneo, avendo come primo grande teatro del suo espansionismo la penisola italiana. Un’unificazione sotto il segno di Roma ma capace di conservare, al contempo, quella divisione in regioni che testimonia ancora oggi la ricchezza e la varietà delle nostre tradizioni.

    Lungo un percorso coerente e unitario, articolato su entrambi i piani delle Scuderie, sarà possibile ammirare nella stessa sede espositiva le opere più significative di quella varietà espressiva che concorse alla formazione dell’Italia augustea e dell’Impero. Oltre 400 reperti esemplari, quali statue, elementi di arredo, produzioni ceramiche, a testimonianza del complesso dialogo tra Roma e il resto della Penisola. Il filo conduttore della prima parte della mostra sarà la varietà dei popoli italici prima dell’unificazione romana; in primo piano, dunque, gli aspetti sociali, culturali e artistici caratterizzanti la variegata composizione etnica della Penisola.

    La seconda parte del racconto sarà incentrata sulla guerra, documentata attraverso oggetti iconici o grandi fregi figurati in grado di fornire nitide istantanee dell’espansione di Roma e dell’impatto sui suoi avversari, a partire dall’unificazione romana dopo le guerre puniche fino all’età di Augusto. Un’occasione unica per vedere riuniti nello stesso luogo reperti dall’assoluto valore storico, quali il Trono decorato a rilievo delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini di Roma, il Ritratto di Augusto con il capo velato del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, il Busto di Ottavia Minore del Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme; corredi funerari iconici come il Corredo della ‘tomba dei due guerrieri’, conservato presso il Museo Archeologico Melfese Massimo Pallottino e il Corredo di una tomba femminile proveniente dalla necropoli di Montefortino d’Arcevia e custodita presso il Museo Archeologico Nazionale delle Marche.

    E ancora la Cista portagioielli con iscrizione in latino arcaico del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, il Sostegno di mensa con due grifoni che attaccano un cerbiatto del Museo Civico di Ascoli Satriano fino al celebre Rilievo con scena di battaglia tra un cavaliere greco e un persiano custodito presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Ben 36 prestatori, fra Musei Statali e Civici nonché Soprintendenze di Stato, dal Veneto alla Calabria, per un totale di 12 regioni, hanno, dunque, fatto rete per raccontare, in un momento così complesso, un periodo cruciale della storia del Paese, manifestando concretamente, nonostante la situazione di chiusura forzata in cui tali Musei si trovavano, la capacità e la volontà di riaprire e mostrare un patrimonio culturale unico al mondo.

    “Con Tota Italia la cultura riparte alle Scuderie del Quirinale con uno sguardo introspettivo, capace di indagare, attraverso il nostro patrimonio, le radici più profonde della nostra identità”, ha detto Franceschini. Mario De Simoni, presidente e ad di Ales – Scuderie del Quirinale, ha aggiunto che “dopo l’imprevista ma straordinaria esperienza della mostra su Raffaello le Scuderie riaprono con una mostra di grande rilievo culturale e simbolico, realizzata con la Direzione Generale Musei del Mic. Una mostra che vuol essere segno tangibile della partecipazione delle Scuderie allo sforzo delle riaperture, plastica rappresentazione della collaborazione armonica di tutto il sistema museale italiano e stimolo per un’ulteriore riflessione sui valori dell’unità nazionale, nell’anno del 160esimo anniversario della moderna unità d’Italia, del 150esimo dalla proclamazione di Roma Capitale, del 75esimo dalla proclamazione della Repubblica”.

    Massimo Osanna, direttore generale Musei del ministero della Cultura, ha poi spiegato che “attraverso una selezione di opere di eccezionale rilevanza conservate nei principali musei italiani, con la mostra Tota Italia. Alle origini di una Nazione si è inteso proporre una riflessione su quel lungo e grandioso processo di unificazione culturale, linguistica e giuridica e di trasformazione degli assetti economici, sociali e territoriali che, sotto la spinta di Roma, portò le varie popolazioni dell’Italia antica a riconoscersi in un’unica grande entità comune”.

    Nella prima parte della mostra, ha proseguito Osanna, alcune delle più rappresentative testimonianze archeologiche delle culture proprie delle genti italiche illustrano la grande varietà dei modi di vivere e di esprimersi, di costruire e di abitare, di onorare i morti e di venerare le divinità diffusi nella Penisola prima della cosiddetta romanizzazione. Nel prosieguo del percorso espositivo, le marcate differenze tra i popoli tendono a sfumare gradualmente ed emergono con forza i tratti comuni e distintivi di quella Tota Italia che, dopo la guerra sociale e, definitivamente, al tempo di Augusto, riconobbe sé stessa come nazione unica e centro del mondo mediterraneo. “Una mostra corale, dunque, in cui opere provenienti da tanti musei italiani raccontano la storia di una straordinaria ricchezza culturale che affonda le sue radici nell’Italia più antica e nella prima, grande unificazione augustea della Penisola, e che permea ancora profondamente l’Italia di oggi attraverso i tanti lasciti di Roma nella cultura, nella lingua, nel diritto, ma anche nei confini regionali, nel tracciato delle strade, nelle città e nei paesaggi rurali”, ha concluso Osanna. In occasione dell’apertura della mostra, le Scuderie del Quirinale presentano sui propri canali digitali una serie di appuntamenti legati all’approfondimento della mostra con diversi focus ed altre curiosità sulle origini dell’ideale di una nazione italica unita.
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