LE SIGNORE DELL’ARTE. Storie di donne pittrici tra ’500 e ’600

28 aprile 2021 - ore 14,01
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    Palazzo Reale di Milano (Milano)

    Oltre 130 opere di 34 artiste vissute tra il ‘500 e il ‘600, tra le quali Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Giovanna Garzoni e tante altre, per raccontare incredibili storie di donne talentuose e “moderne”.

    cfrl libro: Le grandi pittrici nei secoli d’oro nell’arte. Un affascinante viaggio attraverso tre secoli di pittura tutta al femminile

     


    Con la mostra "Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600", l’arte e le incredibili vite di 34 diverse artiste vengono riscoperte attraverso oltre 130 opere, a testimonianza di un’intensa vitalità creativa tutta al femminile, in un singolare racconto di appassionanti storie di donne già “moderne”.

    In mostra le artiste più note, ma anche quelle meno conosciute al grande pubblico, le nuove scoperte, come la nobile romana Claudia del Bufalo, che entra a far parte di questa storia dell’arte al femminile, e alcune opere esposte per la prima volta.

    Sotto la curatela di Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié, le opere selezionate per la mostra provengono da ben 67 diversi prestatori, tra cui le gallerie degli Uffizi, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco, la Galleria nazionale dell’Umbria, la Galleria Borghese, i Musei Reali di Torino, la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Musée des Beaux Arts di Marsiglia e il Muzeum Narodowe di Poznan (Polonia).

    La mostra racconta non solo la maestria compositiva di queste pittrici, ma anche il ruolo sociale che hanno rivestito nel loro tempo, alcune affermate presso le grandi corti internazionali, altre vere e proprie imprenditrici, tutte capaci di confrontarsi con i propri ideali e con diversi stili di vita.

    Tra le eroine in mostra a Palazzo Reale domina per celebrità la figura di Artemisia Gentileschi: figlia di Orazio, icona di consapevolezza e rivolta, artista e imprenditrice, la sua arte rivaleggia con quella degli stessi pittori uomini dell’epoca e il suo successo la porta allo scarto dalla sua categoria sociale; un esempio di lotta contro l'autorità e il potere artistico paterno, contro il confinamento riservato alle donne.

    Di Sofonisba Anguissola - cremonese che visse oltre dieci anni alla corte di Filippo II a Madrid, per poi spostarsi in Sicilia dove fu visitata da Antoon van Dyck nel 1624 - sono esposti tra gli altri la Partita e scacchi (1555), e per la prima volta la Pala della Madonna dell'Itria (1578).

    E ancora Lavinia Fontana - bolognese e figlia del pittore manierista Prospero Fontana - in mostra con 14 opere tra cui l'Autoritratto nello studio (1579), la Consacrazione alla Vergine (1599) e alcuni dipinti di soggetto mitologico di rara sensualità.

    E poi ancora la pittrice bolognese Elisabetta Sirani, in mostra con potenti tele in cui sono raffigurati il coraggio femminile e la ribellione di fronte alla violenza maschile; Ginevra Cantofoli, con Giovane donna in vesti orientali (seconda metà del XVII); Fede Galizia con l’iconica Giuditta con la testa di Oloferne (1596); Giovanna Garzoni, altra modernissima donna che visse tra Venezia, Napoli, Parigi e Roma, in mostra con rare e preziose pergamene.

    La mostra, si inserisce nel palinsesto I talenti delle donne, promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che fino ad aprile 2021 focalizza l'attenzione sulle donne, le loro opere, le loro priorità e capacità.


    a cura di Alain Tapié, Anna Maria Bava e Gioia Mori

       INFOLINE PRENOTAZIONI GRUPPI:
    T +39 02 892 99 21
    (lun-ven 10-13)

    Da martedì a venerdì prenotazione consigliata
    Sabato, domenica e festivi prenotazione obbligatoria (entro il giorno precedente la visita)