Un confine per il Papa. Problematiche territoriali nella Questione Romana e confine dello Stato della Città del Vaticano.

di Tullio Aebischer

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    Descrizione:

    In 8°, brossura, 164 pp., 21 ill.+4 tavole
    Abstract

    I confini politici sono entità geometriche che si devono coniugare, per mezzo delle norme giuridiche, alle forme e bizzarrie della Natura. Linee immaginarie, ma che rivestono grande interesse ed importanza tra gli statisti perché definiscono la realtà operativa di concetti come sovranità, indipendenza e libertà. In questo scenario geopolitico si é ritenuto interessante studiare qualcosa di molto particolare come il territorio ed i confini della Città del Vaticano, il più piccolo Stato al mondo. Il problema di chiarire lo status del Papa nella realtà temporale sorto a seguito della Presa di Roma del 20 settembre 1870 era comunemente chiamato 'Questione Romana'. Essa interessò molti ambiti: politico, diplomatico, giuridico, economico, religioso, sociale; tra gli altri quello territoriale ebbe, però, una visibilità molto minore. Pur nella complessità e ideologizzazione della problematica, era chiaro sin dal 1870 che il Papa aveva la necessità di un territorio da mostrare al mondo per rendere visibile l'indipendenza della sua azione pastorale. Questo lavoro, presentato in occasione dell’80° anniversario della firma dei Patti Lateranensi, permette al lettore di seguire l'iter delle rivendicazioni territoriali della Santa Sede successive alla Legge delle Guarentigie (1871), le principali tesi giuridiche sulla scomparsa dello Stato Pontificio, alcuni progetti di risoluzione (Erzberger, 1917) ed, infine, il problema del territorio nelle trattative culminate l'11 febbraio 1929 con la nascita di un nuovo Stato: la Città del Vaticano. La copiosa letteratura seguita alla firma dei Patti, però, non prese in considerazione la delicata operazione della delimitazione, prima, e demarcazione, poi, del confine del nuovo Stato. Per tale motivo questo lavoro analizza, in molte parti in modo inedito, ogni singolo tratto della linea di confine basandosi su documenti d'Archivio vaticani ed italiani, e della Commissione tecnica mista (1929-1933) trovati in più di dieci anni di ricerche. In conclusione, si presentano ragionamenti che fanno ritenere che tra Città del Vaticano ed Italia si adotti in alcuni tratti un confine diverso da quello stabilito nel 1929. Quanto qui scritto si basa su documenti pubblici e nessun intento di rivendicazione è stato alla base della ricerca. Il desiderio è solo quello di conoscere la storia di un confine sui generis con l'auspicio che il suo studio possa aiutare a comprendere l'importanza in generale di queste linee che dividono gli Stati e che molti personaggi della Storia definirono la maggiore preoccupazione dei politici. E noi possiamo aggiungere, con un secolo di Storia in più, per il mantenimento della pace e di buoni rapporti di vicinato tra gli Stati e i Popoli. Tullio Aebischer: Laureato in fisica. Dal 1994 si interessa di confini politici dal punto di vista storico e cartografico con ricerche, pubblicazione di articoli sia su riviste scientifiche (LIMES e Studi Romani), che su Internet, e svolgendo visite guidate e seminari. Dal 2007 tiene un corso seminariale sui confini politici presso la Sezione di Geografia del Dip. AGEMUS della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma. Collabora volontariamente con un centro di ricerche topografiche e con un sito di argomento geografico. Ha ideato ed organizzato mostre su temi astronomico-cartografico-geodetico: nel 2005 presso la Biblioteca Casanatense (Roma) e nel 2006 presso lo Studium Urbis (Roma). Per una rivalutazione dei luoghi geodetici a Roma ha ideato e coordina il progetto ITINERARIO GEODETICO PER ROMA (IGR/GIR). L'interesse ai confini è approfondito con lo studio delle tecniche di localizzazione con il GPS (Global Positioning System) e la pratica e l’insegnamento dello Sport dell’Orientamento