Saturnia Tellus - Definizioni dello spazio consacrato in ambiente etrusco, italico, fenicio-punico, iberico e celtico - Istituto di studi sulle civiltà italiche e del mediterraneo antico (ISCIMA) - Ultima copia

di Aa.Vv.

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    Descrizione:


    A cura di  X. Dupre’ Raventos, S. Ribichini, S. Verger


    Ediz. rilegata con copertina rigida con sovraccoperta, 750 pp. ill.ni b/n e coll.


    Il volume contiene gli atti del convegno tenutosi con lo stesso titolo a Roma, nel novembre 2004, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, su iniziativa dell’istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico, dell’École Française de Rome e della Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma. Esso rappresenta una qualificata riflessione collegiale sul tema dello spazio consacrato nel Mediterraneo antico, inteso quale spazio d’incontro e di raffronto tra culture diverse. I contributi degli specialisti (una cinquantina, provenenti da vari paesi europei e dalla Tunisia) abbracciano varie aree disciplinari, coinvolgendo, con i diversi settori delle Scienze dell’Antichità, anche la storia delle idee e la storia delle religioni. Il titolo s’ispira a un verso dell’Eneide di Virgilio, là dove si legge che “Più volte mutò nome la terra saturnia” (8, 329): la “terra di Saturno”, il mitico paesaggio dell’Italia del tempo di Enea, è stato scelto a mo di logo, per fare immediato rinvio unitario alla visione greca del mondo occidentale, estraneo alla cultura ellenica e come tale immaginato (e conglobato) quale regno del dio sconfitto e relegato in tali contrade dall’olimpico Zeus. . A Cura Di X. Dupre’ Raventos, S. Ribichini, S. Verger .