Vero e falso nelle opere d’arte e nei materiali storici: il ruolo dell’archeometria. Vol. 118

di Aa. Vv.

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  • Prezzo: € 35.00
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    Descrizione:

    In 8°, 197 pp., ill.ni b/n
    M. Brunori - Parole di apertura
    C. D'Amico - Introduzione.
    C. D'Amico - Archeometria: uno degli approcci per la verifica di autenticità o falsificazione. Una breve introduzione alla tematica
    M. Martini - Il problema della distinzione vero-falso nei materiali storico-artistici e il contributo delle scienze. Un sommario
    U. Zottin - Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e l'attività di contrasto alla falsificazione di opere d'arte.
    A. Giumlia-Mair - Reperti archeologici in metallo: falsificazioni, alterazioni e imitazioni
    M. Piacentini - Vero-falso nei materiali ceramici
    L. Lazzarini - Vero-falso nei manufatti in marmi e pietre decorative.
    E. M. Castellucci - Vero-falso nelle opere pittoriche: il ruolo dell'Archeometria
    P. Bensi - Il crogiuolo del chimico e l'occhio del conoscitore. L'autentificazione delle opere d'arte: collaborazione e divergenze tra scienziati e storici nel XIX e XX secolo
    S. Rinaldi - L'antica collaborazione tra scienziati e critici d'arte e problemi di identificazione dei materiali. I falsi Botticelli di U. Giunti
    R. Cesareo, A. Brunetti, S. Ridolfi, M. Marabelli - L'analisi di fluorescenza X nell'identificazione di falsi
    Introduzione:
    Claudio D'Amico* Questa raccolta di contributi specialistici sul tema del Vero e Falso nelle Opere d'Arte e nei Materiali Storici: il ruolo dell'Archeometria nasce da una Giornata di Studio che il Centro Linceo Interdisciplinare «Beniamino Segre» dell'Accademia Nazionale dei Lincei e l'A.I.Ar., Associazione Italiana di Archeometria hanno collaborativamente organizzato l'8 novembre 2006 presso l'Accademia. La Giornata di Studio è stata ideata dall'A.I.Ar. e ha trovato pronta risposta e sostegno nel Centro Linceo Interdisciplinare ed in particolare nel suo direttore prof. Brunori. Il lavoro dell'una e la fiducia dell'altro hanno trovato premio nel notevole successo di presenze di studiosi e operatori, che quel giorno si radunarono nella Sala della Classe di Scienze dell'Accademia, che non riuscì a contenerli tutti, tanto da dovere estendere le presenze al convegno per via telematica nell'adiacente Sala della Classe di Scienze Umane. Non si riporta qui il programma svolto, perché i contributi stampati in questo volume ripropongono l'esatta successione degli interventi, seguiti con grande interesse e partecipazione dal competente pubblico presente. Solo uno degli interventi non può essere qui presentato in questo volume, quello introduttivo del Dr. Granelli, del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Alla fine degli interventi programmati, in forma di relazioni ad invito e di brevi interventi come si susseguono negli articoli di questo volume, si è svolta una ricca discussione che ha confermato e arricchito il successo della giornata, con testimonianze di esplicito gradimento che forse suggeriranno una ripresa ed una estensione delle tematiche in un futuro convegno. Si era pensato, ma non è stato possibile farlo in maniera organica, di riportare almeno parte di questa discussione, che ha visto interventi assai interessanti. * Dipartimento Scienze della Terra e Geologico-Ambientali - Università degli Studi di Bologna - Piazza Porta S. Donato, 1 - 40126 Bologna. Il Comitato Ordinatore era composto da Mauro Bacci, Claudio D'Amico, Alessandra Giumlia-Mair, Marco Martini, Mario Piacentini, Cristina Sabbioni. Le motivazioni della giornata di studio erano state riassunte in alcune righe della presentazione, che con lo stesso scopo possono essere qui riprodotte con minime variazioni: La falsificazione di oggetti archeologici e storico-artistici è molto diffusa e va dalla produzione di falsi di mediocre qualità ai falsi prodotti da specialisti. Sono infatti noti casi di opere a lungo ritenute autentiche, esposte nei più importanti musei, che sono state identificate come falsi di varia età in tempi successivi e solo attraverso analisi archeometriche. Attualmente beni autentici di provenienza furtiva e falsi sono spesso unificati fra loro nel mercato clandestino ed approdano in importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Analisi archeometriche volte a scoprire i falsi sono ancora raramente usate e spesso gli analisti sono privi di un'esperienza specificamente archeometrica che è di vitale importanza in questo campo. La Giornata di studio ha avuto lo scopo, ripreso dal presente volume, di illustrare e discutere questo problema attraverso esempi di indagini condotte su falsi antichi e moderni, con l'intento di poter anche giungere a produrre un protocollo di metodi affidabili e collaudati, applicabili al bisogno su materiali di dubbia autenticità. Si vuole qui ringraziare l'Accademia dei Lincei e in particolare il Centro Linceo Interdisciplinare «Beniamino Segre» nella persona del direttore prof. Brunori e della Segretaria sig.ra. Anastasi; il Comitato scientifico ordinatore e tutti i colleghi che hanno presentato relazioni o interventi; i rappresentanti delle istituzioni ed in particolare il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale che con grande sensibilità sono venuti a collaborare.