LA MUSICA MEDIEVALE E L’ARTE DELLA MEMORIA

di Anna Maria Busse Berger

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 35.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    Biblioteca musicale - Fogli Volanti
    Brossura con bandelle, f.to 23x15 cm, pp. 340

    È un’audace sfida alla visione tradizionale della musica medievale quella lanciata in questo libro: l'immagine di una cultura puramente alfabetizzata scolora a favore di una visione più complessa in cui scrittura e oralità interagiscono. Interrogandosi su questioni fondamentali, come ad esempio in quale modo i cantori riuscissero a memorizzare una così grande quantità di musica, e in quale modo la musica composta mentalmente anziché sul foglio informasse lo stile musicale, Anna Maria Busse Berger indaga l'impatto dell'arte della memoria sulla composizione e sulla trasmissione della musica medievale. Il suo studio innovativo mostra che l'avvento della scrittura non solo non soppiantò la consuetudine dei compositori di elaborare i brani a mente, ma - al contrario di quello che si potrebbe pensare - offrì nuovi strumenti mnemonici.
    Gli studiosi hanno creduto per lungo tempo che la musica medievale fosse tutta composta e trasmessa in forma scritta semplicemente perché dal XII secolo buona parte della produzione polifonica fu fissata sulla pergamena.
    La musica medievale e l'arte della memoria, invece, dimostra con chiarezza che, anche se un brano fu messo per iscritto, non necessariamente fu concepito e tramandato attraverso la scrittura. Il nuovo modello proposto dalla Busse Berger esalta infatti l'interazione fra scrittura e oralità nella composizione e nella trasmissione, approfondendo e arricchendo l'odierna concezione della musica medievale, e aprendo altresì la strada a nuove interpretazioni.

    «È estremamente raro trovare insieme in uno studioso una così profonda maestria di stampo tradizionale e una così brillante immaginazione speculativa: la professoressa Busse Berger incarna questa rarità. La musica medievale ha una prosa che fluisce con irresistibile sicurezza e convinzione. Questo libro scuoterà la musicologia medievista dalle sue fondamenta consentendo la formazione di una concezione più ferma, più interessante e più realistica in sostituzione della precedente.»
    RICHARD TARUSKIN - autore di The Oxford History of Western Music


    «Questo libro, complesso e stimolante, è estremamente ricco nella sua interdisciplinarietà. Anziché rimanere prigioniera della falsa dicotomia tra scritto e orale, la Berger - insieme a Mary Carruthers e ad altri - si pone in primo piano nell'esplorareinterrogativi anche provocatori sulla memoria, sulla memorizzazione e le mnemotecniche. L’aggettivo migliore e più appropriato per descrivere La musica medievale e l'arte della memoria è 'indimenticabile'.» JAN ZIOLKOWSKI - co-editor di The Medieval Craft of Memory