Gli scavi di Roma II. 1922-1975 Lexicon Topographicum Urbis Romae - Supplementa
di Filippo Coarelli
- Anno Edizione:
- 2006
- Collana/Rivista:
- Lexicon Topographicum Urbis Romae - Supplementa
- Casa Editrice:
- Quasar Edizioni - Roma
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
- ISBN:
- 88-7140-294-4
Descrizione:
Numero Pagine: 334 - Illustrazioni: 174 ill. b/n
I. L'archeologia fascista, 1922-1945; 2. Il secondo dopoguerra, 1946-1975 La Storia degli scavi di Roma di Rodolfo Lanciani si interrompe nel 1878 (data finale di redazione dell'ultimo volume, rimasto inedito e pubblicato solo nel 2000). A partire da quell'anno, veniamo dunque a mancare di uno strumento fondamentale per la conoscenza della città antica, anche se disponiamo di singole ricerche su limitati periodi. quasi inutile sottolineare che la messe di scoperte e di novità emerse nel corso di questi 125 anni costituisce un corpus immenso, ben difficilmente dominabile da chiunque, nonostante i contributi e le sintesi apparse soprattutto negli ultimi decenni (fondamentale tra tutti il Lexicon Topographicum Urbis Romae). Ma i lessici topografici, proprio per la loro natura sistematica e non cronologica, non possono in alcun modo sostituire una sintesi di carattere diacronico, essenziale per la storia degli studi, e per la storia tout-court. Questo primo volume degli Scavi di Roma comprende il periodo tra il 1878 e il 1921. I criteri utilizzati in quest'opera sono molto diversi (e non potrebbe essere altrimenti) rispetto a quelli adottati da Lanciani, che si risolvevano sostanzialmente in una serie di schede, divise per epoche e per settori topografici. Era essenziale, nel nostro caso, fornire anche una analisi critica e storiografica, oltre a una lista dei singoli trovamenti, ciò che costituisce ovviamente un arricchimento, ma allo stesso tempo complica notevolmente il compito dei redattori. I criteri adottati mirano appunto a fornire (accanto ai documenti) anche elementi di inquadramento critico e storiografico. Di qui la scelta di separare l'esposizione generale (necessariamente sintetica, e divisa per settori topografici) dal Repertorio degli scavi e delle scoperte. Se per quest'ultimo strumento ci si è basati sulle comunicazioni riportate nelle Notizie degli scavi (repertorio estremamente ricco e puntuale proprio per gli anni coperti dal presente volume), l'apparato iconografico fornisce un complemento fondamentale, ed in gran parte inedito finora, all'analisi: le illustrazioni raccolte, nate come documenti di scavo, rappresentano anche documenti di un'epoca della ricerca, ed in questo senso compongono in se stesse una vera e propria storia per immagini.