Il collezionismo del cardinale Tommaso Ruffo tra Ferrara e Roma - a cura di Mario Alberto Pavone - Campisano Editore

a cura di Mario Alberto Pavone

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  • Prezzo: € 34.00
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    Descrizione:

    agine: 284
    15,5 x 21,5 cm

    Il curatore
    Mario Alberto Pavone è professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Salerno. Ha pubblicato monografie e saggi su artisti di Sei e Settecento, attivi nell’ambito di Francesco Solimena, studiati dal punto di vista della committenza e degli interessi iconografico-iconologici. Di recente ha curato il catalogo della mostra La fortuna del Barocco napoletano nel Veneto (2010) e gli atti del convegno su Francesco Guarini (2012).

    L'opera
    Il volume vuole riportare l’attenzione sulla collezione del cardinale Tommaso Ruffo di Bagnara (arcivescovo di Ferrara dal 1717 al 1738), partendo dalla descrizione fornita dall’Agnelli nella Galleria di pitture (1734), dove è offerta una puntale descrizione delle opere collocate all’interno del Palazzo arcivescovile. Attraverso un’indagine condotta da specialisti del settore in riferimento alle diverse aree di produzione degli artisti considerati, è stato analizzato per la prima volta in maniera globale il ricco nucleo collezionistico, ponendo attenzione al progressivo mutamento di gusto del nobile collezionista il quale, sebbene legato per tradizione familiare al bipolarismo del recupero della memoria cinquecentesca e della valorizzazione della pittura napoletana del Seicento, venne orientando i propri interessi verso il classicismo emiliano, a seguito dei contatti stretti con i pittori del suo tempo e soprattutto con i membri dell’Accademia Clementina. Facendo riferimento ai dati emersi dall’inventario della collezione, conseguente al trasferimento delle opere a Roma nel Palazzo della Cancelleria, è stato possibile ripercorrere le tappe delle progressive acquisizioni, che culminarono nelle scelte operate per la decorazione della cappella di San Lorenzo in Damaso, dove la convergenza su pittori di matrice napoletana segnò un significativo ritorno alle origini.

    Sommario
    Introduzione. Il gusto del collezionista attraverso il giudizio dell’Agnelli, Mario Alberto Pavone – Dipinti ferraresi nella quadreria di Tommaso Ruffo, Jadranka Bentini – Il Seicento bolognese: i Carracci, Guido Reni, Sonia Cavicchioli – «Non solamente fece far quadri a questi primarj pittori, ma spesse volte li visitava». Frequentazioni bolognesi del cardinale Tommaso Ruffo, Angelo Mazza – Il cardinale Tommaso Ruffo, collezionista e committente: artisti felsinei e accademici clementini, Irene Graziani – I pittori veneti nella collezione del cardinale Ruffo, Isabella Collavizza – Presenze “lombarde” nella collezione Ruffo, Edoardo Villata – Il ritratto di Jacopo Sannazaro attribuito a Raffaello, Donato Salvatore – «Di pennello oltramontano»: tedeschi, francesi e fiamminghi nella collezione del cardinale Tommaso Ruffo, Loredana Lorizzo – Dipinti napoletani nella collezione di Tommaso Ruffo: il caso di Ribera, Preti e Giordano, Valentina Lotoro – Alle origini dei rapporti tra la famiglia Ruffo e Francesco Solimena, Simona Carotenuto – L’ultimo soggiorno a Roma del cardinale Tommaso Ruffo (1738-1753), Maria Antonietta De Angelis – APPARATI - J. Agnelli, Galleria di Pitture dell’E.mo, e R.mo Principe Signor Cardinale Tommaso Ruffo..., Ferrara 1734 – Tavola delle concordanze a cura di Manuela D’Angelo