CAMARINA .ORGANIZZAZIONE PUBBLICA DI UNA CITTÀ GRECA DI SICILIA - LAVINIO DEL MONACO - Themata 24
di
- Anno Edizione:
- 2025
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
- ISBN:
- 9791281673236
Descrizione:
Formato 17x24
Pagine 360
La documentazione relativa all’organizzazione pubblica di Magna Grecia e Sicilia si presenta come un complicato puzzle
di cui sono andate perdute molte tessere cosicché una ricostruzione complessiva risulta complicatissima, come lo è
in tante altre aree geografiche del mondo greco. Tuttavia, la città di Camarina rappresenta un unicum nell’Occidente
greco poiché offre una documentazione epigrafica – oltre che letteraria, archeologica, numismatica – assai cospicua e
soprattutto estesa dalla seconda metà del VI sec. a.C. all’età ellenistica, la quale consente non solo di ricostruire con
maggiore precisione i criteri di registrazione anagrafica dei cittadini ma anche il loro sviluppo nel corso del tempo
seguendo il filo sottile dei momenti di continuità o discontinuità sotto il profilo storico-costituzionale e istituzionale,
tanto che a ragione si potrebbe parlare di un “caso Camarina”.
Più in generale, la ricerca consente di definire soprattutto un aspetto. Nell’organizzazione della cittadinanza sembra
prevalere più un processo di lunga durata, nel senso che gli elementi di continuità nell’uso dei criteri di registrazione
anagrafica appaiono prevalenti anche rispetto ai cambiamenti storico-costituzionali e istituzionali, poiché si registra
una tendenza alla conservazione delle strutture: semmai, cambiano o si ampliano le funzioni delle ripartizioni civiche
perché esse si adattano a nuovi bisogni sociali. Proprio questi elementi di continuità rappresentano i fili di una stessa
trama i quali, nella cornice di un processo più ampio, rendono un poco più graduale il cambiamento politico nel tentativo
di mantenere una sana convivenza civile: e questo soprattutto in occasione di momenti nevralgici della storia della
città quando temi particolarmente sensibili, come il nome delle ripartizioni civiche e i criteri di registrazione dei cittadini,
assumevano un ruolo decisivo perché in ultima istanza rappresentavano la continuità della famiglia e il suo ruolo
all’interno della società.





