Donne e violenze di guerra. Uno sguardo sull’età antica - Mariarosaria Barbera
di
- Anno Edizione:
- 2024
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
- ISBN:
- 9788899847876
Descrizione:
pp. 240 + sedicesimo col. f.t. | copertina brossura filo refe cm 14 x 21
Dalla più remota antichità, le violenze di guerra hanno accompagnato e segnato
la vita delle donne, madri, mogli, figlie dei guerrieri impegnati ad attaccare
i nemici e a difendere la patria e la famiglia. Nell’età antica il bacino del Mediterraneo,
così come le regioni centro e nord-europee assoggettate all’impero
romano, sono state teatro di guerre sanguinose e battaglie memorabili che,
oltre a definire storia e destini dei Paesi e popoli di lingua greca e latina, hanno
visto la partecipazione in massa della componente femminile della società.
Le donne si presentano soprattutto come vittime delle sconfitte militari, private
della libertà e finanche dei figli, in un mondo privo di convenzioni sullo stato
dei prigionieri, dove secondo “una legge universale ed eterna, in una città presa
dai nemici in stato di guerra, tutte le cose, persone e beni, appartengono ai vincitori”;
e dove si distinguono forme di violenza e pulizia etnica solitamente riservate
alle prigioniere.
Ma scavando nelle fonti antiche, s’individuano anche figure di mediatrici e
operatrici di pace, né mancano le ispiratrici di guerre, non sempre consapevoli.
L’ampio panorama delineato accoglie e restituisce significativi episodi del mito
e della grande letteratura greca e romana, a partire dai poemi omerici e dai tragici
dell’età classica utili a integrare le spesso avare notizie di storici e cronachisti.
Infine, si dedica una sezione alle donne che alle guerre hanno partecipato attivamente,
sia combattendo con ogni mezzo a difesa della loro città assediata dai
nemici, sia prendendo le armi per contrastare potenti nemici che ne minacciavano
confini e trono, come nel caso di non pochissime regine “guerriere”, capaci di levare – talvolta guidare – eserciti in
lotta contro imperi potenti, dai Persiani ai Romani. Anche qui, il mito soccorre con il ricordo delle Amazzoni, le guerriere
a cavallo che Erodoto introduce nella Storia, rielaborando e reinterpretando il modello di società dell’Asia centrale
non troppo distanti dall’area di lingua greca affacciata sul Mediterraneo.
INDICE
Premessa; I. Inquadramento generale; II. Vittime e schiave di guerra: Cassandra nell’Alessandra di Licòfrone; Le eroine di Ovidio (Heroides); Il vocabolario
delle violenze di guerra; Donne che si vendicano dei nemici: Timoclea e Chiomara; Gli schiavi e la rivolta di Spartaco; III. Mediatrici e
operatrici di pace: Le donne che osservano dalle Mura (Teichoskopie); Prigioniere e mediatrici imperiali: Galla Placidia e Placidia Juniore; IV. Donne
ispiratrici e cause di guerre: Elena di Troia nel mito e nella letteratura; Erifile di Argo e i Sette contro Tebe; Vittime, compagne e regine in guerra
nell’opera di Senofonte; Fulvia e Cleopatra ispiratrici di guerre; V. Donne in guerra, donne guerriere; Guerriere ed eroine del mito: le Amazzoni e
Atalanta; Didone/Elissa e le più antiche regine arabe; Pro e contro i Persiani: le regine guerriere Pheretime e Tomyris; Donne e guerra nella cerchia
di Alessandro Magno; Le Cleopatre del II secolo a.C. in Egitto e Siria; Pro e contro Roma: Cartimandua e Boudicca regine dei Britanni; Zenobia di
Palmira e la guerra contro Roma; L’imperatrice Giustina al centro della lotta fra cattolici e ariani; Donne e violenze di guerra: qualche riflessione sul
tema; Bibliografia e abbreviazioni delle fonti antiche; Bibliografia; Indice di nomi, luoghi e termini d’interesse.
Mariarosaria Barbera archeologa, ha maturato una lunga esperienza gestionale presso il MiBACT, ora Ministero della Cultura. Ha diretto le Soprintendenze della Sardegna, Toscana,
di Roma e il Parco Archeologico di Ostia antica, dove ha riaperto al pubblico importanti aree archeologiche e curato la progettazione scientifica di varie sedi museali, incluso il rinnovato
Museo Ostiense: tra i premi ricevuti, si segnala da ultimo il Marchio del Patrimonio Europeo, conferito al Parco di Ostia antica dalla Commissione UE nel marzo 2020. Già Presidente del
Comitato tecnico-scientifico per l’Archeologia presso il Consiglio Superiore BB.CC. e Rappresentante del MiBACT presso l’Accademia Nazionale dei Lincei, è consigliere scientifico della
Fondazione Scuola del Patrimonio Culturale e socia dell’Istituto Archeologico Germanico e della Società Italiana delle Storiche. Autrice di più di un centinaio di pubblicazioni scientifiche
prevalentemente sull’età romana e tardoantica, curatrice di varie mostre, ha tenuto e tiene tuttora seminari e conferenze in Italia e all’estero.
Negli ultimi anni, si è dedicata agli studi di genere nell’epoca antica, pubblicando tre monografie sulla condizione delle donne nell’età greca, romana e primo-medievale: Donne romane in
esilio a Ventotene. L’opposizione politica femminile tra Augusto e Domiziano (2021); Donne al potere in Oriente e Occidente fra Tardoantico e Medioevo (2022); per le Edizioni Espera ha pubblicato nel
2023, in questa collana, Impronte di donne. Realtà femminili nell’antichità classica.