Descrizione di Pompei nella sua Storia e nelle sue Regioni - Giuseppe Fiorelli (QNBP, series minor, 14)
a cura di Laurentino Garcia y Garcia
- Anno Edizione:
- 2024
- Collana/Rivista:
- Quaderni di Nova Bibliotheca Pompeiana
- Casa Editrice:
- Arbor Sapientiae Editore - Roma
- Argomento:
- Pompeianistica, archeologia e storia della Campania antica
Descrizione:
In appendice: Le vie pubbliche fuori le mura di Pompei
La più importante guida mai stampata su Pompei, ancora
fondamentale per la sua contestualizzazione storica e per la
descrizione degli scavi eseguiti fino al 1875. Giuseppe Fiorelli
dal 1872 al 1875 lavorò instancabilmente a quest’opera al
fine di renderla perfetta, anche se non esenta di qualche errore. Fu
questa la prima guida scientifica di Pompei, forse anche a motivo
dell’apertura al pubblico degli scavi, fortemente voluta da Fiorelli.
Egli infatti ne fu direttore dal 1860 al 1875 e diede la possibilità a tutti,
pagando un biglietto di ingresso, di poter vistare l’area archeologica,
non più riservando l’onore solo a pochi eletti aristocratici. Ma soprattutto
la guida presentava la sua fondamentale suddivisione in regiones
(quartieri) e insuale (isolati) della città sepolta dal Vesuvio nel 79 d.C.,
con lo scopo di poter localizzare con precisione ogni edificio, ogni reperto,
ogni cadavere ritrovati anche prima di lui (per quanto possibile)
e di interrompere la disordinata pratica di ammassare oggetti preziosi,
spesso slegati dal loro contesto, con una perdita immensa di informazioni.
Tale suddivisione rese anche più agevole e decodificata la visita
dei turisti, che potevano muoversi tra i monumenti e le domus con uno
strumento topografico di straordinaria efficacia. In tale ottica di apertura
e condivisione degli studi pompeiani con il resto del mondo, Fiorelli
diede vita anche alla Scuola Archeologica di Pompei dove, per un certo
periodo, fu possibile apprendere il metodo rigoroso di scavo messo in
atto dall’archeologo. Alla grande competenza, egli dunque seppe unire
anche l’intuizione. Come nel caso della “tecnica dei calchi” da lui inventata
colando gesso liquido nel vuoto lasciato da corpi e oggetti nella
cenere che li ricoprì durante l’eruzione. La guida è qui riproposta in
edizione anastatica per rispettare al meglio le scelte editoriali e redazionali
dall’autore, tra cui le varie connessioni intertestuali degli apparati,
strumenti preziosi ancora oggi per una lettura ottimale dei libri cartacei.