Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte - Manuela Moschin

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    Descrizione:

    Mutatio Rerum 1 | 2022 | pp. 112 | brossura filorefe con bandella 
    Edizioni Espera


    Se il poeta romano Publio Ovidio Nasone (43 a.C. – 17 d.C.) non avesse
    creato il poema epico-mitologico Metamorfosi, una cospicua quantità di
    opere d’arte non esisterebbe. Il saggio analizza la celeberrima opera poetica,
    per mezzo della quale si è creato un rapporto sintonico con le opere
    d’arte prodotte nei secoli ed esamina con peculiare attenzione i dipinti,
    gli affreschi e le sculture che hanno avuto come tema le Metamorfosi di
    Ovidio. L’opera letteraria gode fin dall’antichità di un fascino singolare,
    in quanto attrasse letterati, artisti nel campo dell’arte e del mondo teatrale,
    diventando motivo di illuminazione. Ovidio fu un poeta magistrale,
    creatore di un’arte letteraria che tuttora offre spunti di studio e di analisi.
    Il suo poema ispirò poeti illustri e divenne un punto di riferimento essenziale
    per la maggior parte dei maestri come Michelangelo, Raffaello,
    Tiziano, Tintoretto, Veronese, Caravaggio, Rubens, Bernini, Rembrandt
    e Canova che, stimolati dalla scioltezza della narrazione, plasmarono i
    soggetti delle storie foggiando capolavori appartenenti all’arte figurativa.
    L’autrice sofferma la sua attenzione sul significato di alcuni miti, esaminando
    il ruolo da loro assunto nell’arte e nella letteratura. Ogni dipinto,
    affresco o scultura indagati sono preceduti sia dai versi riferiti alla composizione
    poetica, vale a dire dal mito che un tempo veniva interpretato
    artisticamente, che da una sintesi riassuntiva utile per conoscere i racconti
    legati alla mitologia.



    Indice: Prefazione; Premessa; Parte prima Un poema eterno: Le Metamorfosi di Ovidio: vivrò; Le Metamorfosi e le arti figurative; Parte
    seconda Le Metamorfosi nell’arte: Il mito della Gigantomachia; La Sala dei Giganti di Giulio Romano; Il mito di Apollo e Dafne; Apollo
    e Dafne di Gianlorenzo Bernini; Il mito di Giove, Callisto, Diana; Giove e Callisto di Pieter Paul Rubens; Il mito di Giove ed Europa;
    Ratto d’Europa di Rembrandt Van Rijn; Il mito di Narciso; Narciso alla fonte di Giovanni Antonio Boltraffio; Il mito di Marte, Venere
    e Vulcano; Venere, Vulcano e Marte di Jacopo Tintoretto; La fucina di Vulcano di Diego Velázquez; Il mito di Giove e Danae; Danae di
    Antonio Allegri detto Correggio; Il mito di Perseo e Medusa; Rotella con la testa di Medusa di Caravaggio; Il mito di Teseo e Arianna
    / Bacco e Arianna; Bacco e Arianna di Tiziano Vecellio; Il mito di Teseo e Arianna; Teseo sul Minotauro di Antonio Canova; Il mito di
    Dedalo e Icaro; Volo di Icaro, Caduta di Icaro e Seppellimento di Icaro di Carlo Saraceni; Il mito di Apollo e Giacinto; Morte di Giacinto
    di Giambattista Tiepolo; Il mito di Venere e Adone; Venere e Adone di Paolo Veronese; Venere e Adone di Antonio Canova; Il mito di
    Ippòmene e Atalanta; Atalanta e Ippomene di Guido Reni; Il mito di Centauromachia; Battaglia dei Centauri o Centauromachia di Michelangelo
    Buonarroti; Il mito di Aci, Galatea e Polifemo; Trionfo di Galatea di Raffaello Sanzio; Polifemo di Sebastiano del Piombo; Il
    poeta Publio Ovidio Nasone; Bibliografia; Crediti fotografici.
    Manuela Moschin è nata a Venezia-Mestre. Ha conseguito la laurea in Storia dell’Arte – Conservazione e Gestione dei
    Beni e delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dalla sua passione per la storia dell’arte nasce
    il blog librarte.eu, contenitore di articoli di storia dell’arte e recensioni di libri. Collabora con diverse testate online.