Storia e architettura del Castello di Vico Equense (Castello Giusso) - Maria Gabriella Pezone

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  • Prezzo: € 30.00
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    Descrizione:

    cm 17x24 - pp. 176 (25 ill. col, 99 b/n)
    Isbn 978 -88-85867-08-6
    rilegato in brossura 


    Il castello di Vico è stato per me un tema davvero straordinario. Un’occasione im- perdibile per mettere a frutto gli strumenti e la metodologia della storia dell’architettura. Come in una sorta di “macchina del tempo”, con il castello Giusso è possibile fare
    un viaggio nella storia, tra Medioevo e fine Ottocento. Aprendo e chiudendo una serie di porte che introducono nella vita e nelle vicende dei tanti personaggi che l’hanno abitato e vissuto, sembra quasi di percorrere la galleria di specchi paralleli in cui Josè Aureliano Buendía di Cent’anni di solitudine si perdeva astraendosi dalla realtà.
    Un viaggio anche fantasmatico, dunque, ma calato nella storia. Seguendo le tracce dell’architettura di questo manufatto si passa, infatti, dalla Vico angioina, messa a ferro e fuoco negli anni della guerra del Vespro, alla città del tardo Cinquecento e dell’inizio Seicento percorsa dai vivacissimi fermenti culturali innestati grazie anche al sodalizio tra il vescovo Paolo Regio e i suoi feudatari, Ferrante Carafa prima e Matteo di Capua poi. Dopo la lunga parentesi che vide l’arrivo dei Ravaschieri di Satriano tra Sei e Settecento, Vico rivela, alla fine del secolo, il suo volto rivoluzionario con la vicinanza agli ideali repubblicani. Non è un caso se diversi personaggi originari della penisola sorrentina ebbero una rapida ascesa sociale nel Decennio francese. Tra questi vi fu anche Nicola Amalfi proprietario del castello nel primo Ottocento. Nel secondo Ottocento, con la costruzione della nuova strada di collegamento con la Costiera sorrentina, la famiglia Giusso inau- gurerà quella vocazione turistica che segnerà, anche in seguito, Vico Equense e la storia del castello.