Archeologie borboniche. La ricerca sull’antico a Capri e nelle province di Napoli e Terra di Lavoro

di

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 42.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    A cura di: Raffaella Bosso, Luca Di Franco, Giancarlo Di Martino, Simone Foresta, Rosaria Perrella
    Anno edizione: 2021
    Isbn: 978-88-5491-124-6
    Materie: Storia dell'Archeologia
    Formato: 21x28
    Pagine: 580

    Nell’ambito del progetto “Masgaba. Una carta archeologica per l’isola di Capri”, promosso e finanziato dai Comuni di Capri e Anacapri, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, curato dall’Associazione “Apragopolis” e dal CNR ISPC è stato organizzato il convegno “Archeologie borboniche. La ricerca sull’antico a Capri e nelle province di Napoli e Terra di Lavoro”.

    L’interesse comunemente e costantemente rivolto alle città vesuviane di Pompei, Ercolano e Stabia, scaturito dalle nuove scoperte a partire dal 1738 nel sottosuolo di campagna dei piccoli paesi vesuviani, ha comportato una minore attenzione verso siti di grande valore storico quali appunto in primis Capri, la cui “scoperta” archeologica, segnata dallo scritto di Giuseppe Maria Secondo, era una conseguenza diretta del boom che questa materia stava subendo. Eppure Capri, sede imperiale per oltre un decennio del turbolento Tiberio e ancor prima luogo di diletto del più mite Augusto, fu oggetto di scavi sempre più intensi ma praticamente sconosciuti. Allo stesso modo la città di Napoli, capitale del regno, o Pozzuoli svelavano le loro antichità greco-romane agli occhi dei soprintendenti che via via si succedettero. Il secondo fuoco dell’immaginario ellisse che dominava la ricerca archeologica di questo periodo è Caserta, sede della famosa Reggia, al centro di una provincia che vide avvicendarsi insigni studiosi, come Francesco Daniele, e scavi di ben note città antiche, come Capua (Santa Maria Capua Vetere, capoluogo della provincia).

    Sommario:

    Carlo Gasparri, Fausto Zevi, Presentazione
    Teresa Elena Cinquantaquattro, Introduzione

    Premessa storica sull’isola di Capri

    Amodio Marzocchella, Rosaria Ciardiello, Augusto e Tiberio a Capri e a Villa Iovis: mito, leggenda o plausibile storia?

    Studi e ricerche per una nuova carta archeologica dell’isola di Capri

    Filippo Demma, Luca Di Franco, Rosaria Perrella, Una nuova carta archeologica dell’isola di Capri
    Cecilia Giorgi, Giovanni Caratelli, Verso una nuova carta archeologica per l’isola di Capri. Il contributo del CNR al progetto Masgaba
    Vincenzina Castiglione Morelli, Alfonso de Franciscis e Mario Napoli. Prime esperienze di scavo ad Anacapri, località Lo Pozzo (1934) e successivi sviluppi

    La ricerca archeologica nell’isola di Capri

    Fabio Mangone, Prima del Regno napoleonico: il tour degli architetti e la Campania archeologica
    Eduardo Federico, Le antiche ruine di Capri (1835). Un’incompiuta di Francesco Alvino e Bernardo Quaranta
    Luca Di Franco, L’archeologia a Capri nel Settecento: scavi, spoliazioni, collezio-nismo e (ri)scoperta di un sito
    Luca Di Franco, Simone Foresta, «È stato più volte a Capri, e ne ha fatti varj disegni». Osservazioni su Jakob Philipp Hackert, Capri e l’archeologia dell’isola
    Giancarlo Di Martino, Il sessantennio preunitario. Esplorazioni, scavi ed erudizione archeologica nei territori di Capri e di Anacapri
    Carmen D’Anna, Disegnare per comprendere. I rivestimenti pavimentali e parietali di Capri attraverso la documentazione figurativa e archivistica della prima metà del XIX secolo

    L’archeologia nella capitale del regno e nella provincia

    Antonio Friello, Istituzioni per la tutela delle antichità a Napoli fra la seconda metà del XVIII secolo ed il decennio francese: i “soprintendenti locali agli Scavi di Antichità nelle Provincie del Regno”
    Emanuela Santaniello, Alessio Simmaco Mazzocchi: archeologia e uso dell’antico nella Napoli di Carlo di Borbone
    Paola Miniero, I Borbone e le antichità flegree: disinteresse o diverso interesse?
    Elsa Nuzzo, Claudia Valeri, Ricerca antiquaria a Pozzuoli in età borbonica e ac-quisizioni pontificie dal Regno di Napoli: le vendite al Museo Pio Clementino
    Carmela Capaldi, Cuma al tempo dei Borbone tra scavi e collezioni di antichità
    Francesca Mermati, Da memento a monumento. I Campi Flegrei come reale delizia e fucina di tutela del patrimonio tra Settecento e Ottocento
    Ilenia Gradante, Spigolature epigrafiche dalla Napoli borbonica. Giuseppe Valletta, Matteo Egizio e la collezione antiquaria dei Girolamini
    Raffaella Bosso, «Al mesto orror profondo». Le tombe a camera ellenistiche della Sanità, scoperte e ricerche nei secoli XVIII e XIX
    Carlo Ebanista, Scoperte archeologiche nella basilica di S. Giovanni Maggiore a Napoli fra il 1742 e il 1875
    Rosaria Perrella, Una Sorrento inaspettata. Racconti archeologici ottocenteschi

    La provincia di Terra di Lavoro

    Simone Foresta, Le copie assenti: l’antico nell’arredo scultoreo del Palazzo Reale di Caserta
    Antonella Tomeo, L’archeologia borbonica nel territorio dell’antica Capua. Scavi, tutela e restauri
    Mario Cesarano, Nola e gli scavi (e i non scavi), i musei e il commercio di antichità in età borbonica. I protagonisti, i luoghi e le ragioni alla luce di nuovi dati d’archivio e di recenti indagini sul campo
    Florence Le Bars-Tosi, Geopolitica dell’archeologia in Terra di Lavoro (1800-1815): la nuova distribuzione spaziale delle indagini archeologiche ufficiali tra una restaurazione borbonica e l’altra
    Stefania Tuccinardi, Cultura antiquaria e scoperte archeologiche alla periferia del regno: antichità formiane tra dispersione e tutela attraverso la testimonianza di Pasquale Mattej

    Programma
    Tavole