Il diritto di partecipare Aspetti giuridici del rapporto tra pubblico e archeologia - PCA Studies, 3

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  • Prezzo: € 37.00
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    Descrizione:

    2020, 276 pp., 26 ill. a colori
    Brossura filo refe, 17 x 24 cm

    A fondamento della legislazione per il patrimonio culturale vi è il riconoscimento che questo riveste un “interesse pubblico” e dunque ogni individuo ha diritto a vederlo protetto e a «partecipare alla vita culturale della comunità», come propone la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948). Ogni Stato, però, implementa questo diritto in maniera variabile, inserendo la gestione del patrimonio culturale nel proprio contesto normativo. Questa ricerca ha indagato quale sia allo stato attuale lo spazio giuridico per la partecipazione del pubblico nel settore dei beni culturali in Italia e Inghilterra, focalizzando l’attenzione in particolare sull’archeologia. Il volume prende le mosse dall’analisi dei documenti internazionali di UNESCO, Council of Europe e Unione Europea per tracciare l’evoluzione della tendenza a incoraggiare gli Stati ad aumentare la partecipazione pubblica, intesa come strumento di democrazia; continua poi con l’esame delle legislazioni italiana e inglese, la prima più protezionistica e la seconda più liberale, per delineare un bilancio comparativo tra i due sistemi. Infine, propone delle modifiche pratiche per ripensare il sistema della ricerca, tutela, valorizzazione e gestione dei beni culturali in Italia, al fine di perseguire in modo più partecipativo e inclusivo l’interesse “pubblico” nella cura dei beni culturali.